Governo: Cig e aiuti alle partite Iva Nuovo richiamo dell'Ue sul debito

Mercoledì 26 Febbraio 2020
IL VERTICE
ROMA Cig e aiuti alle partite Iva sono dati per certi. Non si è parlato però di promesse specifiche di fondi e indennizzi alle imprese nel corso dell'incontro di ieri tra il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli con le associazioni delle imprese e delle professioni, che ha preceduto ieri il Consiglio dei ministri. Troppo difficile al momento quantificare eventuali sostegni di questo tipo alle imprese. Un esercizio che rischia di spingere verso cifre monstre le risorse necessarie se si dovesse estendere l'area di copertura fuori dalla zona rossa, per altro non ancora certa, alla zona arancione, o addirittura a tutto il territorio nazionale, se si pensa al turismo. Su questo tema, il Tesoro si è mostrato particolarmente sensibile. Ecco perchè ieri Patuanelli è stato costretto a frenare sul varo del decreto atteso ieri sera. «Non ci sarà alcun decreto oggi (ieri, ndr)», ha spiegato Patuanelli, «stiamo valutando un provvedimento in settimana». Il decreto, ha aggiunto il ministro, riguarda la «proroga di alcuni adempimenti fiscali che non potevano essere meramente differiti con un decreto del ministero dell'Economia». Ci sarà poi la sospensione delle rate dei mutui nelle zone colpite, la sospensione del pagamento delle bollette di luce, gas e acqua e ci sarà, probabilmente anche «la proroga dell'entrata in vigore del decreto imprese», almeno «al prossimo anno». Per il resto, le ipotesi in campo sono ancora allo studio. «È necessario fare una quantificazione precisa» delle risorse necessarie, ha spiegato ieri Patuanelli. Perché «non si può rischiare di allocare le risorse su azioni che non hanno una ricaduta diretta sulle imprese in difficoltà». In questo senso anche le proposte delle diverse categorie saranno prese in considerazione. Intanto, «siamo tutti d'accordo» che serve «garantire la necessaria liquidità alle imprese, con un accesso facilitato al fondo di garanzia e per le Pmi». Ci sono risorse dirette del Mise che «stiamo quantificando». Ma non bastano. Con il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, «stiamo valutando un ampliamento». Ma anche in Europa «si dovranno fare richieste specifiche» dato «il momento di difficoltà». Infine, il ministro ha annunciato «la possibilità di fare un patto per la crescita e lo sviluppo molto incisivo». In questo momento servono «misure che colmino anche la differenza di attrattività del nostro Paese rispetto alle produzioni industriali: dobbiamo dare la possibilità alle imprese che producono all'estero di tornare a produrre in Italia, agendo sull'Ires ma anche su costi come il lavoro».
Sono un po' tutte le voci dell'economia toccate in particolare nella zona rossa a chiedere in queste ore lo stato d'emergenza con indennizzi precisi. «Se la crisi del Coronavirus dovesse protrarsi A maggio-giugno, l' impatto sul Pil può essere di 3-4 decimi di punto, tra i 5 e i 7 miliardi. L'effetto della frenata dei consumi sull'occupazione potrebbe superare i 60mila posti di lavoro per Confesercenti.
IL LAVORO
Non a caso, anche il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, sta lavorando a tempo pieno sul dossier. Oltre alla sospensione dei versamenti contributivi fino al 31 marzo per le zone colpite già in campo, nel nuovo decreto ci saranno 21 milioni destinati alla cig in deroga per le aziende sotto i sei addetti e chi non ha strumenti di sostegno al reddito. E poi sarà prevista un'indennità fino a 500 euro per un massimo di tre mesi, per i lavoratori autonomi e partite Iva.
Intanto oggi si accenderà il faro Ue sui conti dell'Italia. Per il sesto anno consecutivo l'Ue metterà il nostro Paese nella lista dei Paesi con squilibri economici eccessivi assieme a Cipro e Grecia, e la richiamerà ancora una volta per il debito troppo alto, la produttività troppo bassa, gli investimenti troppo scarsi e le necessarie riforme strutturali ancora da fare. Ma il Country Report atteso oggi non potrà ignorare il Coronavirus. La Commissione non potrà evitare di subordinare le raccomandazioni di maggio all'impatto del virus cinese. Anche lo spread tornato a quota 150 non sarà di certo d'aiuto.
Roberta Amoruso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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