Giorgetti: «I no vax? Non condivido ma capisco»

Sabato 18 Settembre 2021
LO SCONTRO
«Io capisco ma non condivido i no vax. Non condivido e non capisco chi non vuole nemmeno il tampone». Il giorno dopo il varo del decreto che estende il Green pass, il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti torna sulla vicenda difendendo il meccanismo del lasciapassare verde senza però sbattere la porta in faccia ai No-vax che ha anche nel partito.
D'altra parte il decreto è passato, malgrado le resistenze di Matteo Salvini e di una parte della Lega, e non c'è motivo per infierire. Anzi, da ieri è lo stesso segretario della Lega ad aver corretto il tiro rivendicando il merito di aver scongiurato l'obbligo vaccinale. «Se ci saranno tamponi gratuiti o sottocosto per milioni di italiani, disabili, bambini, fragili, anziani, - aggiunge Salvini - è grazie alla Lega. Se il tampone non durerà due giorni, ma tre giorni è grazie alla Lega». Un riposizionamento che frena anche gli esponenti della Lega più agguerriti come Claudio Borghi che promette di non ripetere la guerriglia riservata al primo decreto Green pass.
A spiegare il cambio di rotta ci prova il governatore della Liguria Giovanni Toti: «Credo che lo zoccolo duro, la pancia della classe dirigente leghista, sindaci, dirigenti, amministratori sappia perfettamente che l'elettore tipico della Lega è a favore dei vaccini», è fatta dall'«imprenditore che vede una ripresa che vuole cavalcare».
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