Ganzer e l'agguato di Udine a Santoro «Proletari armati, terroristi marginali»

Lunedì 14 Gennaio 2019
Ganzer e l'agguato di Udine a Santoro «Proletari armati, terroristi marginali»
L'ALTRO DELITTO
UDINE «La cattura di Cesare Battisti è un'affermazione importante per il diritto e la giustizia a livello nazionale e internazionale, per troppi anni questo personaggio ha goduto di un ingiusto sostegno politico. Quanto ai familiari delle vittime, non credo sua un momento di soddisfazione ma di giusta affermazione di quella che è la risposta delle istituzioni». A parlare è il generale Giampaolo Ganzer, ex numero uno del Ros che, da comandante del Reparto investigativo dei carabinieri di Udine, il 6 giugno 1978 fu il primo ad arrivare sul luogo dell'omicidio del maresciallo Antonio Santoro, comandante della casa circondariale di Udine, freddato da Battisti sotto casa sua.
IL RACCONTO
L'ex Pac gli sparò alle spalle tre colpi di cui due mortali alla nuca e per quel delitto, di cui lo accusò il pentito Pietro Mutti, venne condannato all'ergastolo. «Arrivai in via Spalato pochi minuti dopo l'omicidio racconta Ganzer . Ricordo la figura del povero Santoro esanime sull'asfalto. Era il comandante delle allora guardie carcerarie, lo conoscevo bene. Era particolarmente amato e apprezzato da collaboratori e carcerati per la sua umanità, ma Battisti lo colpì perché l'ideologo dei Pac, Arrigo Cavallina, lo accusava di averlo soccorso in ritardo dopo un infortunio accadutogli mentre giocava a calcio nel cortile del carcere». «È stato il primo della serie dei omicidi contestati ai Pac aggiunge Ganzer una formazione terroristica che si occupava prevalentemente del carcerario ma che poi ha compiuto una serie di delitti di ritorsione come quelli di Torregiani e Sabbadin», Un gruppo che «ha visto un delinquente comune come Battisti, poi politicizzato in carcere, arrivare ai vertici, con questo creando una saldatura tra una forte componente veneta e una componente laziale». Riflette il generale: «Tutta l'area dell'autonomia a cui i Pac possono essere ascritti aveva questa componente di giustizia proletaria». Ma nonostante l'efferatezza dimostrata con le loro azioni sanguinarie, secondo Ganzer «tutto sommato, nel panorama del terrorismo interno, i Proletari armati per il comunismo sono stati una componente marginale».
LA MEMORIA
Santoro ricevette la Medaglia d'Oro al merito civile alla memoria, in quanto «fulgido esempio di elette virtù civiche e di attaccamento al dovere». Il 6 giugno 2007 fu intitolata a Santoro la nuova caserma della polizia penitenziaria di Udine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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