FRATELLI D'ITALIA
VENEZIA Bonus no, parenti sì. Ma un partito che si chiama

Giovedì 13 Agosto 2020
FRATELLI D'ITALIA
VENEZIA Bonus no, parenti sì. Ma un partito che si chiama Fratelli d'Italia, non può che archiviare subito il caso familiare Berlato-Forte, con il suocero-europarlamentare Sergio che sponsorizza il genero-candidato Vincenzo, attraverso una lettera inviata ai settemila tesserati vicentini dell'Associazione cacciatori veneti in vista delle Regionali: «Non sta a me giudicare, saranno gli elettori a decidere se questa modalità è stata opportuna oppure no», taglia corto Luca De Carlo, successore proprio del paladino delle doppiette alla guida di Fdi in Veneto. Dunque nessuna polemica, nemmeno sulla bufera dei 600 euro che ha investito la Lega: «I nostri consiglieri in Regione non li hanno chiesti e a quelli nei Comuni andrebbe eretto un monumento. Ma non voglio entrare nelle case altrui, ho già la mia a cui pensare...».
IL COLLETTORE
In questi giorni De Carlo è il collettore delle proposte di candidatura che arrivano dai responsabili provinciali e che andranno alla direzione nazionale, dove a dire l'ultima parola sarà la presidente Giorgia Meloni. «Siamo a buon punto dice il coordinatore veneto per cui ritengo che le liste saranno chiuse all'inizio della prossima settimana. In molte zone abbiamo ben più di nove disponibilità, perché a differenza di cinque anni fa ora siamo diventati attrattivi, grazie alla nostra coerenza. In ogni provincia cerchiamo di strutturare la lista più forte possibile, perché la competizione interna alza la percentuale complessiva, quindi ben vengano i candidati forti».
I NOMI
Tali vengono ritenuti innanzi tutto i consiglieri regionali uscenti. L'unico a non ricandidarsi sarà il veronese Andrea Bassi, mentre saranno nuovamente in pista i suoi conterranei Massimo Giorgetti e Stefano Casali, nonché i vicentini Elena Donazzan e Joe Formaggio, in un territorio che schiererà appunto anche Forte, il quale sull'illustre parentela scrive: «Comincio a pensare che qualcuno sia preoccupato della mia candidatura». De Carlo esclude di essere fra quelli: «La lista di Vicenza, così come quella di Verona, è molto forte, con diversi personaggi famosi per storia, consenso e attività politica. La competizione sarà molto alta, per questo mi aspetto un ottimo risultato anche per il partito». Per quanto riguarda Padova, spiccano l'ex eurodeputata Elisabetta Gardini ed Enoch Soranzo, già presidente della Provincia. Raffaele Speranzon, numero uno dell'Ater di Venezia, è in corsa con il portavoce provinciale Lucas Pavanetto. Fra i concorrenti a Treviso («la sfida più difficile, nella terra di Luca Zaia, anche se i nostri veri avversari sono il centrosinistra e i grillini», chiosa De Carlo), ci sono l'avvocato Fabio Crea e il dentista Sandro Taverna, ma pure Marina Marchetto Aliprandi, figura storica della destra, e Tommaso Razzolini, vicesindaco di Valdobbiadene. Sono invece primi cittadini Amalia Serenella Bogana (Alano di Piave) e Pierluigi Svaluto Ferro (Perarolo di Cadore), in lizza a Belluno, mentre a Rovigo corrono l'ex coordinatore provinciale Daniele Ceccarello e Valeria Mantovan, assessore a Porto Viro. Ma che ne è dello scambio presidenzialismo-autonomia tra Fratelli d'Italia e la Lega? «Mi sono sentito in questi giorni con Lorenzo Fontana, il documento condiviso è alle firme, nelle prossime ore chiudiamo l'accordo», assicura De Carlo.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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