Erostrato, sospettate tre persone

Mercoledì 7 Febbraio 2018
Erostrato, sospettate tre persone
IL CASO
BELLUNO Erostrato di Cesiomaggiore, il maniaco che si ispira al criminale e pastore greco antico che incendiò e distrusse il tempio di Artemide, potrebbe presto avere un volto. O più volti, quelli di un'organizzazione. Sono tre infatti i nomi iscritti dalla Procura di Belluno nell'inchiesta sugli episodi rivendicati dal mitomane che da 7 mesi sta tenendo sotto scacco l'area tra Cesiomaggiore e Santa Giustina. Proprio in quella zona, nei giorni scorsi, i carabinieri hanno effettuato 3 perquisizioni raccogliendo materiale utile alle indagini, che sembrano ormai essere a una svolta.
IL PROCURATORE
Fogli a quadretti, computer, pennarelli, altri oggetti e libri di testo. Questo avrebbero prelevato i militari nelle case visitate. «È stato fatto sequestro - ha spiegato il procuratore di Belluno Paolo Luca - di materiale che deve essere valutato e non escludo che ci possano essere altre perquisizioni». I tre nomi iscritti, potrebbero anche non aver alcun collegamento tra di loro, ma fare parte di quella decina di soggetti sospettati, poi scremati e ridotti a 3. «Non parliamo di svolta nelle indagini - ha detto - già il fatto che siano più d'uno è perché c'è una situazione ancora da accertare». Per questo si è agito con la massima riservatezza. «Sono molto riconoscente alla polizia giudiziaria - ha detto il procuratore Luca - che ha operato con questa modalità che non ha dato nell'occhio. In questo caso in particolare si rischia di creare il mostro, ma le persone potrebbero anche essere estranee ai fatti contestati».
GLI INDAGATI
Due uomini e una donna sono finiti nell'inchiesta. Persone sulle quali c'erano forti sospetti, che hanno portato al decreto di perquisizione. Le ipotesi di reato per tutti vanno dal procurato allarme, alla minaccia grave, incendio e tentata estorsione. Quest'ultimo reato è scattato con l'escalation del mitomane. Con il suo ultimo attacco: caramelle con gli spilli lasciate in una busta sul vialetto nel giardino dell'asilo. «Colpirò i bambini, attenti ai vostri figli, riempirò parchi e strade con bibite e dolciumi conditi con spilli, sapone, chiodi e puntine, e barbie e pupazzi con lamette». Così minacciava. Sarebbe passato ai fatti se a Cesiomaggiore non avessero costruito una statua per lui, in piazza. Una mossa che ha attirato su Erostrato il clamore delle televisioni nazionali e che forse ha consentito agli inquirenti di stringere il cerchio intorno a lui. E il nome del responsabile potrebbe arrivare a breve, almeno stando all'ottimismo degli investigatori.
LE INDAGINI
Fin dai primi attacchi, ovvero incendi scritte di ispirazione nazista e buste alla finta antrace in Comune e alle scuole medie di Cesio, la Procura ha avviato una serie di accertamenti che hanno portato sulla pista approdata nelle ultime perquisizioni. Un profilo criminologico del mitomane, tracciato da un consulente e una perizia calligrafica sulle lettere inviate dal fantomatico Erostrato. Tutte scritte con pennarello rosso, in stampatello, con citazioni che dimostrano la preparazione classica e sicuramente non da tutti dell'ignoto mitomane.
IN PAESE
In centro a Cesiomaggiore nessuno si è accorto dei carabinieri, delle perquisizioni. Nessuno ha idea di chi potrebbero essere i sospettati, ma al bar non si parla d'altro. Con rabbia, anche. «Gli state dando quello che voleva: visibilità, bisogna dimenticarlo», dicono i cesiolini. Dimenticarlo proprio come avvenne per il criminale greco: anche allora, nel 356 avanti Cristo, furono proprio i suoi concittadini a decretare che non venisse mai più ricordato il suo nome.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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