Entro la fine dell'anno 563.445 prestazioni mediche da recuperare

Mercoledì 4 Agosto 2021
IL PIANO
VENEZIA 563.445. È il numero delle prestazioni sanitarie che, a causa del Covid, non sono state erogate in Veneto. Cataratte, protesi all'anca, visite specialistiche, interventi non urgenti ma programmati: adesso le Ulss dovranno correre e smaltire gli arretrati. E dovranno farlo entro l'anno. Cinque mesi secchi, con le ferie in mezzo e le note carenze di personale. La direttiva di Palazzo Balbi, però, è precisa.
A prevedere di recuperare entro il 31 dicembre il mezzo milione di prestazioni sanitarie, ospedaliere, ambulatoriali e di screening sospese per l'emergenza Covid, è una delibera approvata ieri dalla giunta regionale su proposta dell'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin. «Avevamo chiesto alle aziende sanitarie di elaborare singole proposte aziendali e avevamo previsto, come termine per la trasmissione di tali piani, il 30 giugno 2021. Tutte - dice Lanzarin - hanno risposto entro il termine fissato e i singoli progetti sono stati oggetto di valutazione di fattibilità e congruità da parte dell'Area Sanità e Sociale, con esito positivo. Si passa quindi alla fase operativa di un programma di recupero vastissimo ed essenziale per tornare alla realtà organizzativa precedente all'arrivo del Covid. Non sarà né facile né breve, ma è un impegno che abbiamo preso e lo porteremo a termine».
I CRITERI
Le Ulss e le Aziende Ospedaliere - recita una nota diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Balbi - dovranno porre la massima attenzione alle prestazioni traccianti, all'area della psichiatria, neuropsichiatria e disagio psichico, alle prestazioni tempo-dipendenti e alla gestione dei pazienti post Covid. La delibera indica inoltre criteri generali di riorganizzazione ed efficientamento, criteri specifici per i ricoveri ospedalieri, per la specialistica ambulatoriale e per gli screening oncologici.
I NUMERI
Le prestazioni da recuperare riguardano il settore ricoveri, l'assistenza specialistica e gli screening oncologici. Nello specifico si tratta di 50.251 prestazioni programmate, compresi i ricoveri ordinari e i ricoveri in day hospital; 325.342 prime visite e visite di controllo; 187.852 prestazioni di screening (mammografico, cervicale, colonrettale). In tutto, appunto, più di mezzo milione di prestazioni che erano state bloccate dall'emergenza sanitaria del coronavirus e che adesso dovranno essere recuperate. Saranno le singole Ulss a stabilire come richiamare i pazienti per le visite o gli interventi.
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci