Emilia, grillini spaccati sulla desistenza Imbarazzo su Trenta: pronti a espellerla

Lunedì 18 Novembre 2019
LA STRATEGIA
ROMA Il tour in Campania di Luigi Di Maio, il primo di una lunga serie in giro per l'Italia per incontrare gli attivisti, diventa sì il ritorno alle origini per il capo grillino. Ma lo costringe anche a destreggiarsi tra le grane che gli piombano addosso. A partire dalla storia della casa dell'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta: 200 metri in zona in via dell'Ambarandan, nel centro di Roma, occupati anche adesso che non fa più parte dell'esecutivo.
L'alloggio - come ha raccontato il Corriere - è stato assegnato al marito di Trenta, Claudio Passarelli, maggiore dell'esercito che tecnicamente ha diritto a case di servizio: solo in questo caso c'è stato una continuità che pone più di un dubbio sull'opportunità politica dell'operazione. Luigi Di Maio appunto è furioso: è pronto a prendere provvedimenti, ha già segnalato la vicenda ai probiviri. Trenta rischia di essere espulsa: «Penso che sicuramente il marito avrà diritto a quell'alloggio. Ma è opportuno che in questo momento la ministra, dopo aver avuto tre mesi di tempo per lasciarlo, lasci quell'alloggio. Poi il marito farà la richiesta per ottenere l'alloggio come tutti gli ufficiali dell'Esercito seguendo la normale graduatoria. È la cosa più corretta da fare», dice ancora il capo politico dei grillini. L'ex titolare della Difesa fa capire che fa ancora in tempo a traslocare: per legge può rimanere in quell'appartamento fino a tre mesi dal giuramento del nuovo governo, vale a dire 5 dicembre 2019.
LE POLEMICHE
«Ma questa non è una risposta da M5S: Trenta liberi la casa e noi dall'imbarazzo. Se fosse stato uno del Pd o uno della Lega ad assegnare al marito una casa di quel genere da tenere anche dopo il mandato cosa avremmo detto?», dice il viceministro pentastellato Stefano Buffagni. Per la cronaca l'assegnazione e dunque il passaggio da moglie e marito è dello scorso aprile, quando Trenta era più che in auge all'intero del suo dicastero e nel governo. Il sindacato dei militari annuncia un esposto in Procura.
IL CENTRODESTRA
Il centrodestra attacca. Maurizio Gasparri (FI) se la prende con i «moralisti un tanto al chilo, bugiardi ed ipocriti». Anche un'altra esponente azzurra, Licia Ronzulli , parla di «doppia morale grillina». «I privilegi sono di casa per i grillini», è il commento sarcastico di Fratelli d'Italia in riferimento alla casa popolare dove abitatava la madre di Paola Taverna. Irritato anche il Pd: il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci chiede all'ex ministra di chiarire «velocemente» e annuncia una interrogazione urgente.
LE ALLEANZE
Sul tavolo di Di Maio c'è però un altro dossier, ben più complesso: le alleanze alle prossime regionali. In Calabria, la corsa del M5S sembra scontata, ma per l'Emilia Romagna è ancora tutto in alto mare. Alle 11 di questa mattina il capo politico vedrà gli eletti, cioè coloro che vogliono a tutti costi presentarsi. Al punto che questa mattina potrebbero presentarsi anche con il nome del candidato-governatore. Tra i papabili ci sono Marco Montanari da Reggio Emilia, ma anche la consigliera regionale uscente Silvia Piccini. C'è addirittura chi favoleggia l'opzione Pinuccia Montanari, reggiana doc, amica di Grillo nonché ex assessore all'Ambiente con la giunta Raggi. Di Maio è orientato per non presentarsi, come da giorni gli stanno consigliando tutti i big del Movimento. Comunque vada l'ultima parola spetterà al Capo politico che è il titolare del simbolo, quindi colui che fa partire il via libera alla presentazione della lista. L'incontro di oggi è considerato «importante», dai vertici M5S, ma non «risolutivo».
S. Can.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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