Egitto, trans baresi fermate e rimpatriate Le accuse delle associazioni: razzismo

Domenica 25 Agosto 2019
IL CASO
ROMA Brutta avventura finita bene, seppur con la vacanza rovinata, per due transessuali pugliesi che sono partite venerdì per Sharm El Sheik, ma sono state bloccate appena arrivate all'aeroporto della località turistica egiziana. Solo ieri, dopo l'intervento della Farnesina e dell'Ambasciata italiana, sono state rimandate in Italia con il primo aereo disponibile.
Venerdì, Loredana Corallo e Mikaela Sannicandro, di 43 e 45 anni, entrambe di Bitonto, popoloso comune a pochi chilometri da Bari, erano partite con due amici per una vacanza nella nota località turistica sul Mar Rosso. A raccontare cosa è accaduto all'aeroporto di Sharm El Sheik è uno dei due amici che viaggiavano insieme a loro. «Eravamo in fila per il visto. All'improvviso un responsabile le chiama e fa saltare loro la coda portandole in un ufficio di polizia dove fanno domande. Da lì perdiamo le loro tracce», ha scritto su Facebook. I due, hanno avvisato subito l'accompagnatore del tour operator che si è andato a informare ma non ha potuto far nulla e poi hanno chiamato le famiglie delle due in Italia. Famiglie che hanno subito attivato un legale, mentre si è mossa la Farnesina che ha attivato l'Ambasciata e il consolato.
I DOCUMENTI
L'Arcigay Bari ha parlato di discriminazione sessuale e sta valutando azioni legali insieme alla famiglia. «Questa storia dimostra l'emergenza e l'urgenza di una legge - spiega l'associazione - la richiesta principale è che le persone transessuali ottengano il cambio di documento già all'inizio del percorso di cambio di sesso». A chiarire la questione è stata la sorella di una delle due, Ivana Sannicandro, che ha spiegato che «mia sorella è stata fermata in aeroporto perché pensano che i documenti non corrispondano a lei, a loro. Non sono documenti falsi, ma pensano non siano loro in quanto trans». Per Giuseppe Galliani, avvocato della stessa famiglia, il problema è stata «la discrasia tra i dati anagrafici riportati sui documenti d'identità esibiti per il visto d'ingresso in Egitto rispetto all'aspetto esteriore». Fatto sta che al di là dell'intervento delle varie autorità italiane, le due trans non sono potute restare in Egitto e nella serata di ieri sono state imbarcate su un volo diretto per Bologna. Con Ivana Sannicandro che ha già annunciato che «se sono state maltrattate, daremo vita a tutte le iniziative possibili, non ci fermeremo».
Antonio Calitri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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