Sorride sornione il professor Enrico Giovannini. Con la platea si concentra sul tema della sostenibilità, suo terreno prediletto, e intanto incassa il gradimento del popolo del Meeting di Rimini. Indugia poi su una riflessione ad ampio respiro. Il futuro del pianeta, insiste sull'economia condivisa quale parte integrante di una rivoluzione virtuosa da attuare con un occhio all'economia e l'altro alla giustizia sociale e poi mette in evidenza che c'è bisogno di arrivare ad un patto tra le generazioni. Nel quartiere fieristico Giovannini stringe mani ma schiva elegantemente i giornalisti. Vi arriva in veste di portavoce dell'Asvis anche se molti occhi lo scrutano quale potenziale candidato premier di un possibile governo rosso-giallo. Si tratta di una indiscrezione che lo segue per tutto il giorno come un'ombra ma che lui respinge educatamente ogni volta. «Non commento». Dribbla la stampa e poi si concede alla platea. L'Europa resta un quadro di riferimento. Cita la presidente Ursula Von Der Leyen e anticipa: «Se il futuro non è sostenibile non è; in questa direzione c'è tantissimo da fare, l'Italia si sta muovendo, e il settore privato ha capito che è una grande opportunità di business». Giovannini, professore in economia, un passato all'Ocse, già presidente dell'Istat, e già ministro, rispondendo ad alcune domande del pubblico sembra tracciare un sentiero per la prossima legge di Bilancio. E la sostenibilità resta un punto chiave.
F. Gia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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