E a marzo i reati sono crollati del 64%

Venerdì 27 Marzo 2020
I DATI
ROMA Il Coronavirus tiene in quarantena anche i criminali. Dall'1 al 22 marzo i reati hanno subito un crollo del 64% (quasi centomila in meno) rispetto all'analogo periodo del 2019. E calano anche le denunce per chi si sposta senza motivi validi (ieri sono state 5.800 contro le 11 mila di sabato scorso). Intanto, l'entrata in vigore del nuovo decreto che introduce una stretta nelle sanzioni, cambia ancora una volta - la quarta in pochi giorni - il modulo per l'autocertificazione.
Tra gli italiani chiusi in casa, dunque, ci sono anche i malviventi, come evidenzia il report sulla delittuosità elaborato dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza e pubblicato sul sito del ministero dell'Interno. Il calo di reati tra l'1 ed il 22 marzo (52.596 contro 146.762 nel 2019) è particolarmente netto per alcuni: sfruttamento della prostituzione (-77%), violenze sessuali (-69%), furti in genere (-67,4%), furti in abitazione (-72,5%), furti con destrezza (-75,8%), rapine in uffici postali (-73,7%). I maltrattamenti in famiglia fanno registrare una diminuzione inferiore (-43,6%). Anche i furti e le rapine alle farmacie denotano un decremento più lieve rispetto ad altri reati predatori (-13,8% e -24,6%). Gli unici col segno più sono l'usura (+22,2%), i sequestri di persona a scopo estorsivo (+83,3%) e i sequestri di persona per motivi sessuali (+66,7%).
B.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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