Duemila ragazzi intervistati nelle scuole di Verona nell'anno 2018-19, un lavoro

Domenica 26 Gennaio 2020
Duemila ragazzi intervistati nelle scuole di Verona nell'anno 2018-19, un lavoro promosso dal Dipartimento delle dipendenze dell'Aulss 9 e dagli Uffici scolastici territoriali. Uno spaccato significativo di quanto succede tra gli studenti del Veneto, già a partire dalla terza media. Gli interpellati sono equamente divisi tra maschi e femmine, con età tra i 13 e i 18 anni. Un quarto degli intervistati è nella fascia 13-14 anni e il 56,4% in quella 15-17. L'85,3% dei ragazzi ritiene che il problema della droga tra gli studenti esista e che la scuola dovrebbe affrontarlo. Il 43,5% ha detto di aver visto circolare a scuola droga, un 10% in meno rispetto all'analoga inchiesta promossa l'anno precedente. A ridurre la quantità di sostanze in classe l'intensificarsi dell'attività delle forze di polizia con i cani antidroga negli istituti scolastici. Il 28,5% ha detto di aver assunto droghe, l'11% in più rispetto all'anno precedente, soprattutto marijuana (41,7%), seguita da hashish (9,1%), cocaina (1,9%) codeina (0,8%) ed eroina (0,2%), mentre il 38,5% ha parlato di altre sostanze. Due terzi dei ragazzi ha iniziato tra i 14 e i 15 anni e il 56,8% lo ha fatto per curiosità. Il 70% ha detto di aver avuto mal di testa, nausea e vertigini. Altro dato significativo che allarga la platea è che il 51% ha dichiarato che anche gli amici usano droghe, un 14% in più rispetto all'anno precedente. Quanto ai luoghi scelti per l'assunzione ci sono parchi (36,5%), stazioni (22,9%), casa (14,9%) e scuola (10,1%). Il 60% sostiene che i genitori non sanno nulla, ma il 21% ha affermato che mamma e papà sono a conoscenza del fatto che il figlio usa droga. (r.ian.)
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