Draghi: via Arcuri All'emergenza Covid arriva un generale

Martedì 2 Marzo 2021
IL CASO
ROMA Arriva a Palazzo Chigi intorno all'ora di pranzo, va via in auto dall'uscita alle spalle della sede della presidenza del Consiglio dopo circa mezz'ora. Un tempo molto breve durante il quale il premier Draghi ha comunicato all'ormai ex commissario straordinario per il Covid, Domenico Arcuri, che lo ringraziava per il lavoro svolto e per la dedizione, ma che il suo posto sarebbe stato preso da un militare di alto rango, il generale Francesco Paolo Figliuolo, dal 2018 comandante logistico dell'Esercito. Il colloquio sarebbe stato sereno, le dichiarazioni «non formali», e Arcuri avrebbe assicurato piena collaborazione al suo successore. Il suo incarico da commissario straordinario è durato 348 giorni. Un anno passato a emettere ordinanze e a comunicare in conferenza stampa gli esiti del suo lavoro. Da ieri il testimone per la gestione della pandemia è passato al generale dell'esercito, al quale il premier sembra aver chiesto di fare il più in fretta possibile per far sì che nei prossimi mesi si arrivi a una vaccinazione di massa.
IL CONGEDO
Un congedo, quello del manager di Invitalia, che era nell'aria da tempo, sollecitato a più riprese dai nuovi membri della maggioranza, da Renzi a Salvini, che hanno esultato per il cambio della guardia, attribuendosene il merito. A chiedere la testa di Arcuri è stata anche Forza Italia, accodatasi alla richiesta di Lega, Fdi e Italia Viva. Mentre ha taciuto il Pd e in silenzio è rimasto il M5s, che un tempo gradiva decisamente poco il supermanager. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, da numero uno dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'imprese, Arcuri è diventato il commissario di tutto, spesso anche parafulmine dei ritardi e delle disorganizzazioni del precedente governo.
Sulla decisione di Palazzo Chigi potrebbe aver pesato l'inchiesta della procura di Roma sugli affidamenti, per un valore complessivo di 1,25 miliardi di euro, effettuati a favore di tre consorzi cinesi per l'acquisito di oltre 800 milioni di mascherine. Arcuri è iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto ma i magistrati di piazzale Clodio ne hanno già sollecitato l'archiviazione al gip. Nelle carte dell'inchiesta, però, vengono citati 1.280 contatti tra il manager e Mario Benotti, giornalista e figura cardine dell'indagine.
IL BILANCIO
La nomina di quello che ormai è l'ex commissario risale al 18 marzo dello scorso anno, quando il virus aveva colto di sorpresa l'Italia intera. Il suo nome, e il suo volto, sono stati tra i più presenti in televisione assieme a quelli dell'ex premier Giuseppe Conte. Le conferenze stampa dalla sede della Protezione Civile, al fianco dell'allora padrone di casa Angelo Borrelli (anche lui sostituito nei giorni scorsi da Fabrizio Curcio), sono stati per mesi gli appuntamenti fissi per gli italiani in lockdown. I tristi bilanci di contagi e morti, ma anche gli annunci di ordinanze e provvedimenti hanno scandito il passare delle settimane, tra timori e incertezze. Ieri Arcuri ha lasciato il suo posto - cosa che lui stesso ha annunciato che avrebbe fatto a scadenza del mandato, cioè il 30 aprile - per ritornare a Invitalia. «Sono onorato di aver potuto servire il mio Paese in una stagione così drammatica - ha dichiarato dopo giorni di silenzio, forse dettato dalla consapevolezza che il suo ruolo si era esaurito -. È stato un anno straordinario e sono riconoscente a chi mi ha dato la possibilità di occuparmi della più grande emergenza che la storia recente ricordi».
LE REAZIONI
«Rimosso Arcuri, grazie Draghi, missione compiuta», ha gongolato su twitter Matteo Salvini. «Draghi ci ha ascoltato, bene Figliuolo», è intervenuto il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani. E Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia: «Bene rimozione Arcuri, Fdi la chiese per prima». Per finire Matteo Renzi: «Scelta Figliuolo va in direzione chiesta da Iv. Bene! Servizi segreti, vaccini, Recovery plan: buon lavoro al governo Draghi».
Cristiana Mangani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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