Dal coronavirus, piazza Ferretto si risveglia teen. Il salotto mestrino in questa

Martedì 19 Maggio 2020
Dal coronavirus, piazza Ferretto si risveglia teen. Il salotto mestrino in questa giornata libera da autocertificazioni e da chiusure obbligatorie è invaso da famiglie con bambini piccoli ma soprattutto da giovanissimi, che fin dal mattino prendono d'assalto tutti i bar, le panchine e le gelaterie e, in questo esordio di fase 2, sembrano essere anche i più propensi a consumare. Se dall'ex ospedale Umberto I, uno dei principali parcheggi che circondano il centro pedonale, si attraversa un desolante piazzale di un multisala ancora chiuso, e due piazzette lasciate deserte da negozi che avevano abbassato per sempre le serrande poco prima dell'emergenza sanitaria, all'ingresso di piazza Ferretto l'atmosfera cambia totalmente. Tutte le porte dei negozi sono aperte e tra i tavolini di bar e pasticcerie bisogna attendere per trovare posto. Nel lungo rettangolo, tra gruppi di adolescenti in festa, sfilano bambini con le biciclette e i monopattini mentre i genitori, in piedi, bevono uno spritz guardando le vetrine. È presto per lo shopping, che non parte con la frenesia che ci si augurava: «Per ora basta prendere un po' d'aria e bere un vero caffè con la tazzina» dicono i mestrini in passeggiata.
LO SHOPPING
Ma i commercianti si accontentano di vedere primi clienti, definendo la giornata «il solito lunedì», certi che a metà settimana ci sarà l'accelerata. Se a Venezia si trema per la mancanza dei turisti, Mestre vive dello shopping dei mestrini e della forza di attrazione da alcuni paesi dei dintorni. Negli ultimi anni stava a fatica tentando la ripresa e tutto il centro pedonale resta un puzzle che intreccia locali sfitti e negozi aperti, alcuni da una vita e altri da pochi mesi. Ma in questa situazione a macchia di leopardo è d'aiuto la scelta quasi unanime dei commercianti di credere in questa apertura e alzare subito le serrande, inventando strategie di prenotazione e ridisegnando i locali per adeguare gli spazi alle disposizioni e alle distanze. Se si esclude un paio di punti vendita di catene internazionali, tutti i negozi della piazza ieri erano aperti. E la fiducia non manca. Come confermano dall'antica drogheria Caberlotto, in piazza Ferretto dal 1918: «È lunedì e non ci aspettavamo una folla. Ma siamo ottimisti, soprattutto sul fatto che la gente rispetterà le regole, perché l'importante è non tornare indietro». Una calma ripartenza anche in altri luoghi simbolo del salotto mestrino, come i negozi di calzature Cappelletto e al Duca D'Aosta. «Un normale lunedì» dice Marco Cappelletto, che aggiunge: «Speriamo che dal governo arrivi qualche segnale economico a dare una svolta».
I caffé si godono questo ritrovato e disciplinato assalto degli avventori mascherati. E, al di là di qualche passante precisino che tiene d'occhio i plateatici e segnala subito ai vigili i clienti che dimenticano di riposizionare la mascherina dopo aver bevuto un cappuccino, il clima è sereno e a sera non si registrano multe o situazioni particolari. Scatta presto, in alcuni bar già dalle 16.30, anche l'ora dell'aperitivo: e tornano protagonisti i giovanissimi, gli unici a riempire veramente i piazzali e i bar dell'area pedonale, tra compleanni da festeggiare e ritrovi da recuperare.
Melody Fusaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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