Conte, corsa contro il tempo per l'ok al decreto terremoto

Sabato 12 Ottobre 2019
Conte, corsa contro il tempo per l'ok al decreto terremoto
IL RETROSCENA
ROMA La corsa è contro il tempo visto che da mesi le quattro regioni (Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo) colpite dal terremoto lo attendono. Ora, sotto la spinta del voto in Umbria, un nuovo decreto terremoto dovrebbe venire alla luce entro la prossima settimana. A Palazzo Chigi si è iniziato a lavorare su un testo anche perché la delega è rimasta in capo al presidente del Consiglio che, come primo atto del nuovo governo, il 13 settembre scorso si era recato di nuovo ad Accumuli e poi nel maceratese. Tornare a breve, magari per la campagna elettorale, ancora una volta a mani vuote può essere rischioso e quindi si cerca di stringere i tempi e di trovare - soprattutto - le coperture necessarie.
IL VIA
L'ultimo decreto terremoto è stato convertito a luglio dalla precedente maggioranza che contava anche su un commissario del sisma ancora in attività (Piero Farabollini), e un ex (Vito Crimi) che hanno combinato molto, ma molto poco, al punto che faticano a rimettere piede in molti comuni del cratere. Il nuovo decreto dovrebbe assecondare molte delle richieste delle amministrazioni locali e dei comitati. Ovvero semplificazione delle procedure, misure di sostegno a famiglie e imprese e, soprattutto, via libera alle assunzioni nelle amministrazioni comunali, negli uffici speciali e nelle sovrintendenze. Servono quindi risorse per velocizzare le pratiche ed è quindi ovvio che le misure per il terremoto si incrocino con i numeri della manovra di bilancio in corso di stesura. Anche perché sinora per le zone colpite dal sisma sono stati stanziati poco più di un miliardo e mezzo, a fronte di un conto che sfiora i venti miliardi.
A promettere nuovamente un intervento legislativo, era stato il 4 ottobre lo stesso Conte ad Assisi in occasione della festa di San Francesco e ieri l'altro a palazzo Chigi si è tenuta una riunione proprio per mettere a punto un testo. A sollecitare il decreto sono stati ieri due parlamentari del Pd. Per il senatore dem Francesco Verducci «l'inserimento nel decreto clima della proroga della busta paga pesante per lavoratori e pensionati del cratere sismico è un ottimo risultato», e Walter Verini secondo il quale «è necessario mettere mano a tutto ciò che serve per accelerare la ricostruzione e sostenere le imprese e i cittadini». Scettica invece l'azzurra Maria Spena che attacca il governo per il mancato «rinvio dei termini di pagamento dei tributi e contributi in scadenza il prossimo 15 ottobre» e per l'assenza di «un decreto volto alla ricostruzione».
IL FREDDO
Segnali di speranza arrivano invece da Enzo Bianco, presidente del consiglio Anci: «Ho parlato con il presidente del Consiglio, c'è stato un incontro con i sindaci: vigileremo con massima attenzione perché si recuperi il tempo perduto e si dia ai cittadini, già scossi da quel terribile evento, un pò di speranza e di fiducia». Anche se l'agenda non è stata ancora stilata, il presidente del Consiglio dovrebbe recarsi in Umbria per la campagna elettorale a metà della settimana successiva all'entrante. Arrivare con un provvedimento che dia sostegno a famiglie e imprese è quindi doppiamente utile per non ricevere la freddina accoglienza che venne riservata a Conte il 13 settembre.
Ma. Con.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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