Confrontarsi subito sull'inizio del prossimo anno scolastico «per non ritrovarci a vivere nelle stesse condizioni dello scorso settembre. I nodi chiave sono quelli dei trasporti e della carenza di organico. Senza dare risposte su questi due versanti impensabile ripartire col piede giusto». Lo ha affermato Elena Donazzan, assessore veneto all'istruzione, intervenendo all'audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni in commissione Istruzione al Senato. «La proposta è quella di ragionare sulla riapertura delle scuole fin da ora. Non possiamo ritrovarci come l'anno scorso, col ministro Azzolina, ad avere incertezze sugli organici fino a novembre. Stiamo parlando di territori molto difformi ai quali dobbiamo dare risposte puntuali. Lo vediamo anche in questi giorni. In Veneto abbiamo riaperto la scuola fino alla terza media, mentre abbiamo tenuto una posizione di massima cautela per le superiori, con presenze al 50 cento». Altro nodo quello del personale: «È impensabile ripartire con l'organico dell'anno in corso. In Veneto il 50% degli insegnanti di sostegno ha contratti a termine annuali. Questo significa che gli studenti più fragili sono quelli che pagano doppiamente la situazione che stiamo vivendo».
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