Confindustria non ci sta: «Qui le aziende investono, non sfruttano le persone»

Mercoledì 28 Luglio 2021
Enrico Carraro è il presidente di Confindustria Veneto. Nello stile associativo, poche e calibrate dichiarazioni, soprattutto di fronte ai fatti di cronaca. «Non avrei minimamente voluto intervenire sull'inchiesta che riguarda Grafica Veneta», premette infatti.
Invece?
«Invece ho aperto Twitter e ho letto certe frasi: Ecco qual è il modello veneto. Questo mi ha molto amareggiato».
Perché? Immaginiamo si riferisca al dibattito acceso da Vanessa Camani, ma c'è chi dice che la dem abbia avuto il coraggio di svelare una realtà.
«No, l'ho trovata un'uscita inopportuna, fatta da una persona che vive in Veneto e che dunque dovrebbe conoscere i valori espressi da molti imprenditori, anche nel sociale. Dipingere il nostro territorio come un insieme di imprese che speculano sulle persone è ingeneroso. Qui ci sono aziende che investono, che hanno un welfare diffuso, che trattano bene i collaboratori».
Non sarà la fisiologia, ma non può essere la patologia?
«C'è un'indagine in corso, gli inquirenti sapranno fare chiarezza sui fatti e alla fine la giustizia accerterà le responsabilità. Di sicuro parliamo di un reato molto grave. Noi veneti siamo abituati a leggere di queste cose in Puglia e in Calabria, il fatto che questo sia avvenuto in un territorio ricco mi ha particolarmente colpito. Non parliamo di una piccola azienda ai margini e questo rende la vicenda ancora più indisponente. Ad ogni modo ribadisco che saranno i magistrati a portare a giudizio i colpevoli. E chi si merita di andare in carcere, dovrà andarci, nel rispetto del valore dell'azienda, delle famiglie e dei fornitori».
Che idea si è fatto?
«Dalle intercettazioni che ho letto sui giornali, immagino che qualcuno avrà qualche colpa. Ma io sono garantista fino a sentenza definitiva, lasciamo lavorare i Tribunali».
Le associazioni di categoria possono fare qualcosa?
«Noi come Confindustria non possiamo entrare nella gestione delle singole imprese. Ma non vorrei si pensasse che l'industria non ha chiari i valori. Fatti come questi, se accertati, vanno contro il nostro regolamento di etica. Dopodiché il mondo degli imprenditori è vasto ed eterogeneo, non posso difendere a spada tratta tutti. Ci sarà sicuramente qualche brigante, ma il nostro non è un modello di sviluppo basato su sfruttamento ed evasione. Da imprenditore, e da figlio di imprenditori, non mi sta bene questa accusa».
Il sistema veneto ha sviluppato i necessari anticorpi contro i casi patologici?
«L'inchiesta lo dimostra. Ma dobbiamo sempre vigilare».
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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