Coltello in banca, allarme Erostrato

Giovedì 8 Febbraio 2018
Coltello in banca, allarme Erostrato
IL GIALLO
BELLUNO Un coltellaccio da cucina ben affilato di fronte alla banca di Cesiomaggiore: ora è psicosi-Erostrato. Non c'è pace per il paesino di 4mila abitanti in provincia di Belluno finito all'attenzione delle cronache nazionali per il maniaco che sta terrorizzando gli abitanti da 7 mesi. Ieri mattina un nuovo episodio ha fatto temere che il mitomane avesse alzato il tiro, ancora una volta. Un cliente dell'Unicredit ha trovato, a terra vicino alla porta d'emergenza della filiale di piazza Commercio, una lama di oltre 10 centimetri, ben affilata. E ieri in paese si è scatenato ulteriore panico. Ma buone notizie arrivano invece dal fronte delle indagini: tra il materiale sequestrato dagli inquirenti nell'ambito dell'inchiesta sul maniaco, che vede indagate 3 persone, spunta un testo dell'Eneide di Virgilio. Potrebbe essere proprio quello usato dal mitomane per le sue lettere.
LA PAURA
Il coltello alla banca è stato scoperto casualmente ieri da un cliente che stava entrando. Era a terra, sul vialetto che porta alla porta principale, dove c'è il bancomat e la bussola d'accesso. Immediata la chiamata delle impiegate, molto spaventate, con richiesta di aiuto ai carabinieri, che sono arrivati subito sul posto. Hanno posto sotto sequestro il coltellaccio e acquisito le immagini della videosorveglianza, che potrebbero chiarire quanto accaduto.
È un messaggio in codice di Erostrato? Forse, ma il maniaco di solito lascia anche degli scritti. Questa volta no. Eppure è accaduto anche, come nel caso degli incendi, che abbia rivendicato l'attacco in un secondo momento con una lettera. Lo farà anche con il coltello? Intanto ormai tutti hanno paura, compresi gli impiegati della Posta che è propri di fronte all'Unicredit. Nel migliore dei casi, infatti, potrebbe essersi trattato di un malintenzionato pronto a mettere a segno una rapina.
GLI INQUIRENTI
I carabinieri, diretti dal capitano Angelo La Chimia, sembrano escludere la pista Erostrato per il coltello e anche quella di un ripensamento prima di una rapina. Forse si è trattato banalmente di un anziano contadino che aveva preparato il coltello per il lavoro nei campi e lo ha perso sul vialetto. Questa è una delle ipotesi che è stata fatta. «Non abbiamo trovato, per ora, un collegamento con Erostrato - affermano -, ma lo teniamo in considerazione». Chi ha abbandonato il coltellaccio vicino alla porta di emergenza non ha fatto scattare l'allarme, segno che non si è avvicinato troppo all'istituto di credito.
Gli accertamenti stanno cercando anche eventuali impronte lasciate dal proprietario del coltello e immagini riprese dalle telecamere. Nessun aiuto invece potrà arrivare dalle testimonianze di vicini: la zona infatti, sebbene centrale, è praticamente contornata da edifici che non sono abitati.
L'INCHIESTA
Restano 3, due uomini e una donna, gli indagati per la serie di episodi che da 7 mesi stanno tenendo sotto scacco il territorio tra Cesio e Santa Giustina. Prima le scritte razziste, poi gli incendi, le minacce al sindaco e parroco di Cesio. Poi ancora gli attacchi con finta antrace e ultimo il pacchetto di caramelle farcite con gli spilli lasciato all'asilo. I reati ipotizzati vanno dalle minacce, al procurato allarme alla tentata estorsione. Tutti i gesti sono stati rivendicati da scritti firmati Erostrato. Lettere deliranti in cui il maniaco ha inserito diverse frasi estrapolate dal testo latino dell'Eneide. Lo stesso testo trovato a casa di uno degli indagati. Ma le indagini richiederanno tempo, lo confermano gli investigatori.
Il materiale da analizzare e incrociare è enorme, e comprende oggetti, computer, foglietti di quaderno del tipo di quelli utilizzati dal maniaco, libri e pennarelli.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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