Catasto e successioni, ecco le semplificazioni via web e precompilate

Lunedì 21 Giugno 2021
LE NOVITÀ
ROMA Il Fisco accelera sul digitale. Accanto alla dichiarazione precompilata Iva che, come noto, scatterà dal prossimo primo luglio, sono in arrivo due importanti novità per i contribuenti. La prima riguarda un servizio web di precompilazione e invio delle domande di voltura catastale che consentirà ai cittadini di accedere alla banca dati del catasto. Si chiamerà Voltura 2.0» e consentirà, con un semplice clic, di cambiare la destinazione d'uso, segnalare una modifica nell'appartamento, indicare l'apertura di un porta. La macchina fiscale aggiungerà in maniera automatica la particella catastale, la sezione, il riferimento mancante, riempiendo i campi necessari per mandare in porto la domanda e chiudere il dossier. Il tutto si potrà fare stando tranquillamente davanti al proprio computer, saltando così le file all'Agenzia delle Entrate. La rivoluzione scatterà alla fine dell'anno per tutti i cittadini, mentre per i professionisti, notai in testa, la sperimentazione dovrebbe partire il prossimo mese. Di fatto una piano pilota per testare un sistema che farà risparmiare tempo e denaro.
L'altra novità riguarda la dichiarazione di successione che, nei piani del direttore generale dell'Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, sarà anch'essa quasi precompilata. Il meccanismo, che semplificherà procedure odiose, consentirà, digitando semplicemente il codice fiscale della persona che è venuta a mancare, di avviare l'inserimento automatico di tutta una serie di dati in possesso del Fisco. Precompilando di fatto la dichiarazione in ogni sua parte. E sfruttando al meglio le enormi potenzialità delle banche dati che contengono tutte le informazioni dei contribuenti.
«Sono innovazioni - spiega Ruffini, ideatore delle precompilate e promotore della digitalizzazione del nostro apparato fiscale - che entreranno nella nostra quotidianità segnando un percorso che non potrà più essere ripensato». La semplificazione degli adempimenti e la digitalizzazione dei servizi, è il ragionamento, contribuiscono ad aumentare l'efficienza del sistema Paese e hanno anche effetti sulla tax compliance perché in questo modo si favoriscono comportamenti corretti anche da parte dei contribuenti.
IL PERCORSO
Del resto, in questi mesi difficili per la pandemia l'Agenzia delle Entrate si è riorganizzata profondamente per essere più efficiente nel rapporto con i cittadini. Non solo erogando i sostegni a operatori e imprese colpiti dalla crisi, ma aumentando i servizi agili via mail e via web.
Per aiutare la macchina del fisco il Mef vuole poi rilanciare il Redittometro, un meccanismo che, entrando nei conti delle persone, può calcolare la capacità di spesa, risalendo alla capacità contributiva. Nel caso questa risulti incongruente con il contributo effettivamente dato alla collettività, fa scattare prima un confronto con il contribuente e poi, eventualmente, l'accertamento. Nel dettaglio, la misura non è ancora entrata a pieno regime, ma sul sito del ministero dell'Economia è stata avviata una consultazione pubblica «riservata alle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori» che entro il 15 luglio prossimo dovranno dare un parere sulla validità delle disposizioni contenute nel decreto attuativo del Redditometro.
Alla composizione del Redittometro contribuisce in maniera importante l'Istat che con periodicità biennale, insieme alle associazioni dei consumatori. L'analisi delle voci di spesa è minuziosa. Spetterà ovviamente al governo modulare l'intervento visto che le banche dati a disposizione consentono, se incrociate, di procurare un duro colpo all'evasione.
Umberto Mancini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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