Caserma Serena, ancora 155 positivi Scoppia un'altra rivolta tra i profughi

Sabato 15 Agosto 2020
Ancora una rivolta all'ex Caserma Serena di Dosson. Ieri doveva essere il giorno dei test sui circa 70 ospiti negativizzati che, grazie al secondo tampone, sarebbero potuti uscire dalla quarantena. Così non è stato perchè nel pomeriggio, quando è stato comunicato l'esito dello screening condotto mercoledì su 230 ospiti e 25 operatori, alcuni migranti fra quelli nuovamente risultati positivi al Covid 19 (155 in tutto rispetto ai 233 di una settimana prima), hanno dato in escandescenze aggredendo due operatori di Nova Facility, la società che gestisce il centro accoglienza diventato il più grande focolaio del Veneto. Le forze dell'ordine, presenti con un presidio all'esterno della struttura, hanno dovuto far uscire tutti gli operatori, chiudere la strada dove sono stati lanciati sassi e bottiglie, e negare l'accesso ai medici dell'Usl che avrebbero dovuto effettuare l'ultimo test sugli ospiti negativizzati, per i quali si profilava la revoca delle misure restrittive e, in prospettiva, il trasferimento in un'altra struttura nonostante il poco confortante esperimento dei 5 profughi inviati nel grattacielo di via Pisa, per errore della cooperativa che li ha presi in gestione, e subito dopo ricollocati in un ulteriore centro. La situazione ha impegnato la polizia fino al tardo pomeriggio. (a.belt)
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