Campo estivo, ragazzini presi a bastonate dagli animatori

Lunedì 9 Luglio 2018
VACANZA DA BRIVIDI
PADOVA Quando i genitori sono andati a recuperare i propri figli alla fine del campo estivo organizzato dalla parrocchia, pensavano che i bambini, nel viaggio di ritorno in auto da San Pietro di Barbozza (Treviso) fino a casa, a Padova, avrebbero parlato delle belle passeggiate tra i boschi e delle divertenti giornate con gli amici. Mai avrebbero pensato che, invece, i ragazzini, tra gli 11 e i 12 anni, avrebbero raccontato storie da brividi: «Gli animatori ci hanno picchiato con i bastoni e le doghe del letto». Tanto che papà e mamma di un dodicenne, che sarebbe stato colpito alla schiena con un pezzo di legno, come raccontato ai medici, hanno deciso di portare il figlio al pronto soccorso di Camposampiero, da dove è stato dimesso con quattro giorni di prognosi per contusioni al dorso e alla gamba destra.
Tre genitori, appena tornati nella città del Santo, hanno voluto incontrare il parroco di Sant'Antonino, che ha organizzato il capo, padre Nando Spimpolo, per avere spiegazioni. Il frate assicura: «È vero, ci sono stati dei disguidi, ma dire che sono stati applicati metodi da caserma e che i ragazzini sono stati maltrattati mi sembra proprio un'esagerazione».
Il campo scuola si è tenuto a San Pietro di Barbozza sopra Valdobbiadene nei primi sette giorni di luglio. Il gruppo era composto da una trentina di ragazzini di prima e seconda media, maschi e femmine, che, come riferiscono i genitori, erano «accompagnati da nove animatori sui 17 anni e da cinque adulti (un sacerdote della parrocchia, una suora, un uomo di fiducia e due cuoche). Fin dalla prima sera non hanno concesso i cellulari ai ragazzi per poter chiamare a casa, come punizione per non essersi comportati bene. Ai genitori arrivati al campo domenica per prelevare i ragazzi, questi hanno riferito che fin da subito sono state applicate punizioni con «metodi da caserma».
VERSIONI DIVERSE
Le famiglie assicurano che i figli hanno raccontato come la situazione sia «via via degenerata fino al punto che alcuni ragazzini sono stati picchiati con bastoni e doghe di legno della rete del letto su gambe e schiena, anche nella loro stanza di notte. Le punizioni erano inflitte dagli animatori più giovani, in particolare da uno di loro, che alla domanda del perché avesse fatto cose del genere ha risposto che l'unico metodo educativo per ragazzi maleducati era bastonarli».
Addirittura un ragazzino, «avendo ricevuto una bastonata sulla schiena, ha avuto difficoltà a respirare, tanto che un adulto del campo gli ha applicato del ghiaccio per 45 minuti» e per questo è stato anche portato in Pronto soccorso appena recuperato da mamma e papà. Come si legge nel referto «i genitori e il bambino stesso riferiscono che durante i centri estivi il bambino avrebbe subito percosse da persone note (animatori). La motivazione sarebbe stata l'ingestibilità comportamentale dei ragazzi. Avrebbe subito percosse con una doga del letto alla gamba destra e con un bastone nella regione del dorso. Il fatto sarebbe avvenuto ieri (sabato, ndr). Presenti due piccoli lividi in prossimità della regione sovraspinale dorsale e della gamba».
Padre Nando getta acqua sul fuoco: «Ho ricevuto i genitori di tre di questi ragazzi e ci siamo chiariti. O per lo meno lo credevo. Ho spiegato loro che, venuto a conoscenza dell'accaduto, probabilmente alcune cose potevano essere evitate e che forse qualcuno ha esagerato. Ma da qui a dire che c'era un clima da caserma e maltrattamenti ce ne vuole».
Marina Lucchin
(ha collaborato
Giancarlo Noviello)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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