Bankitalia assicura: «Recessione finita, l'economia cresce»

Venerdì 19 Aprile 2019
PREVISIONI
ROMA La recessione per ora sembrerebbe scampata. Per un pelo. Secondo Bankitalia infatti l'economia italiana nel primo trimestre 2019 sarebbe riuscita a conquistare il segno più: +0,1%. Un recupero quasi invisibile, «lieve» per stare alla definizione degli analisti di via Nazionale. Ma almeno non va a marcia indietro, come si era temuto. «Secondo nostre stime nei mesi invernali l'attività economica sarebbe tornata a crescere» si legge nel bollettino economico di Bankitalia. Il primo segnale evidente arriva dal mercato del lavoro: «Il modesto calo dell'occupazione, che nel trimestre autunnale ha riflesso la fase di debolezza ciclica, non sarebbe proseguito nel bimestre gennaio-febbraio» prosegue il rapporto. E anche Bankitalia, come aveva già fatto l'Istat, conferma che «nel primo trimestre del 2019 la produzione industriale sarebbe tornata a salire».
Qualche miglioramento si sta registrando anche in settori che hanno sofferto moltissimo della crisi, come quello delle costruzioni. «Dopo la flessione in autunno - si legge nel Bollettino - l'attività nel comparto delle costruzioni si sarebbe stabilizzata. Secondo le indagini condotte dalla Banca dItalia la domanda sarebbe lievemente migliorata. In base alle rilevazioni dell'Istat anche la fiducia delle imprese operanti nel settore ha ripreso a salire, confermandosi su valori elevati».
Ovviamente il rischio di una virata è sempre dietro l'angolo. A marzo, ad esempio, l'indicatore Ita-coin elaborato dalla Banca d'Italia, che misura la dinamica di fondo dell'economia italiana, «è sceso ancora». Anche per questioni esterne. Ha pesato il rallentamento ciclico dell'area euro, particolarmente accentuato nell'economia tedesca, nei confronti della quale il nostro paese intrattiene rilevanti legami produttivi e commerciali.
BANCHE E MERCATI
Per quanto riguarda le banche la situazione è in miglioramento, sia relativamente alla qualità del credito che alla redditività. E anche il rischio spread «resta contenuto». Detto ciò «i premi per il rischio sovrano - si legge nel Bollettino - si mantengono tuttavia superiori ai livelli prevalenti un anno fa». Più in generale il miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari globali si è esteso anche all'Italia. Bankitalia segnala che «dall'inizio dell'anno l'indice generale della Borsa italiana è aumentato del 19%, recuperando il forte calo registrato in autunno».
AUMENTO MINIMO
Recessione scampata quindi, ma è bene evitare entusiasmi. Sia perché, come detto, la crescita è davvero minima, sia perché a ogni modo rispetto alle stime di «tutti i previsori privati e istituzionali» di qualche tempo fa, la situazione è comunque molto peggiorata. Ad esempio, gli analisti censiti da Consensus Economics, in dicembre prefiguravano per questanno un aumento del pil dello 0,7%, nellultima rilevazione indicano una crescita compresa tra il -0,1 e lo 0,2%. Infine come ha osservato in serata - durante la presentazione del suo libro Anni difficili - il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, l'Italia resta una sorvegliata speciale: i mercati internazionali infatti guardano con apprensione al nostro Paese sia «per la sua capacità di continuare nella ripresa» e sia «per la paura che dal lato degli equilibri delle compatibilità della finanza pubblica non ci sia l'attenzione necessaria».
Giusy Franzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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