Anestesia e Pronto soccorso è caccia a 300 introvabili

Venerdì 3 Dicembre 2021
IL PERSONALE
VENEZIA Azienda Zero va a caccia degli introvabili. Sono i medici di Anestesia Rianimazione e Pronto Soccorso, unità operative che anche in Veneto sono gravemente sguarnite di camici bianchi, a causa della mancata programmazione passata sul piano formativo e della fuga dai reparti considerati ad alto tasso di stress. L'ente regionale però ci prova lo stesso, con due concorsi che mirano al reclutamento complessivo di quasi 300 dipendenti, di cui le Ulss hanno fortemente bisogno.
LA CARENZA
È il caso ad esempio degli anestesisti e rianimatori, figure mai così cruciali come in questo periodo di Covid, eppure drammaticamente mancanti pure a queste latitudini. Non è un mistero che l'Azienda Ospedaliera di Padova abbia già esplorato la strada del ricorso alle cooperative, tanto che in quattro si erano fatte avanti per partecipare alla gara d'appalto per un contratto di tre mesi per complessivi 85 turni mensili da 6 ore ciascuno, quindi per un totale di 510 ore di servizio, con un importo a base d'asta di 198.000 euro più Iva. Pure l'ingaggio dei gettonisti, però, non è così semplice, vista la carenza sul mercato di questo tipo di specialisti. Lo dimostrano i numeri del fabbisogno lamentato dai vari direttori generali. La selezione bandita da Azienda Zero, infatti, punta a trovare 173 medici, di cui 40 solo per l'Ulss 3 Serenissima, 32 per l'Ulss 2 Marca Trevigiana, 29 per l'Ulss 5 Polesana, 24 per l'Ulss 9 Scaligera, 17 per l'Ulss 4 Veneto Orientale.
Criticità analoghe riguardano la Medicina d'Urgenza, a sua volta interessata da un alto tasso di precariato, come recentemente documentato da un'indagine del sindacato Cimo Veneto, secondo cui circa il 70% dei Pronto Soccorso copre i turni con i liberi professionisti o con i soci delle coop a chiamata. Il nuovo concorso mira a recuperare 125 camici bianchi, reclamati soprattutto dall'Ulss 8 Berica (18 posti), dall'Ulss 4 Veneto Orientale (16), dall'Ulss 2 Marca Trevigiana e dall'Ulss 9 Scaligera (15 ciascuna), dall'Ulss 5 Polesana (14).
Diverse aziende sanitarie hanno già tentato la via della mobilità, cioè del trasferimento dei medici da altre realtà, senza però ottenere alcun risultato. Ora dunque viene giocata la gara dei concorsi, nella speranza di riuscire a colmare i pesanti buchi di organico con la prospettiva di un'assunzione a tempo indeterminato.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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