Alpinista precipita dalle Tre Cime «Non era legato»

Sabato 18 Agosto 2018
Alpinista precipita dalle Tre Cime «Non era legato»
L'INCIDENTE
BELLUNO Lui è precipitato nel versante bellunese. Lo zaino è stato ritrovato in provincia di Bolzano. Un volo impressionante quello dalla Piccola, delle Tre Cime di Lavaredo, a Auronzo. Un incidente che è costato la vita a Giorgio Campastro, alpinista di 47 anni nato a Alessandria, ma residente a Roma. La sua identità è stata ricostruita solo diverse ore dopo il ritrovamento del corpo che si era sfracellato sulle rocce. Il suo zaino infatti non si trovava: solo con l'aiuto di un drone che ha perlustrato l'area e l'intervento dell'elicottero di Pieve di Cadore è stato avvistato sul fronte a nord ed è stato dato un nome all'alpinista deceduto.
I TESTIMONI
I militari della guardia di Finanza, della Tenenza di Auronzo, con gli uomini del Sagf, sono stati attivati ieri alle 11.40. Erano infatti arrivate diverse chiamate al 118 di alpinisti che avevano visto un uomo precipitare. I due militari del Sagf di Auronzo sono stati imbarcati dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che ha sorvolato la zona cercando di risalire al punto esatto dell'incidente. Alla fine l'equipaggio ha individuato il corpo. Giorgio Campastro era precipitato nella forcella tra la Cima Grande e la Piccola, sul nevaio sotto la Normale della Piccola. Constatato il decesso, la salma ricomposta è stata recuperata con un verricello di 30 metri e trasportata al Rifugio Auronzo. Da lì è stata portata nella cella mortuaria di Auronzo dove è a disposizione dell'autorità giudiziaria.
IL RISCHIO
I testimoni della tragedia sono stati degli alpinisti che stavano salendo sulla Normale della Piccola in cordata, con una guida alpina. Erano stati sorpassati dal 47enne che stava salendo. Era da solo e non era legato, non aveva corde all'esterno, per questo era più veloce di loro. D'altronde quel percorso, per alcuni tratti si può fare anche in libera. E lui stava risalendo in modo autonomo, senza alcuno che facesse sicura, pur avendo l'imbragatura. Questo è quanto hanno visto i testimoni, che poi sono stati sentiti sul posto dai militari della Finanza. Poi hanno rivisto l'uomo, purtroppo, precipitare giù. Si era sfracellato e non era riconoscibile. Non aveva documenti. Non c'erano state richieste da nessuno per persone scomparse e l'identità dell'alpinista, in un primo momento, per i finanzieri è stata un vero rebus. Non si riusciva a capire nemmeno se fosse impegnato nella salita o nella discesa. Qualcuno ha riferito di averlo visto all'ottavo tiro: da lì sarebbe precipitato, quindi a un'altezza di circa 300 metri.
L'IDENTIFICAZIONE
Dopo i soccorsi l'elicottero di Pieve di Cadore ha sorvolato nuovamente la zona della forcella per cercare lo zaino. È stato utilizzato un drone per ispezionare la parte nord, dietro le Tre Cime: ed era proprio lì, lo zaino era volato dalla parte opposta, mentre l'alpinista era sul versante bellunese. A quel punto sono stati recuperati gli effetti personali del 47enne e sono stati avvertiti i famigliari che sono in vacanza in Alto Adige.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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