ALLE URNE
VENEZIA C'è tempo fino a oggi alle 15 per votare ai ballottaggi

Lunedì 18 Ottobre 2021
ALLE URNE VENEZIA C'è tempo fino a oggi alle 15 per votare ai ballottaggi
ALLE URNE
VENEZIA C'è tempo fino a oggi alle 15 per votare ai ballottaggi per eleggere i sindaci di 65 Comuni, inclusi 10 capoluoghi di provincia: Roma, Torino, Trieste, Varese, Savona, Latina, Benevento, Caserta, Isernia e Cosenza. In Veneto sono tre i Comuni interessati: Conegliano (Treviso) dove l'imprenditore e patron dell'Imoco volley, Piero Garbellotto, alla testa di Lega, Fratelli d'Italia e lista civica, parte da un vantaggio di un migliaio di voti e oltre 7 punti percentuali, ma il forzista Fabio Chies, sindaco uscente dimissionato, ha fatto un accordo con il Pd; a Este, in provincia di Padova, la sfida è tra la prima cittadina uscente Roberta Gallana e il civico Matteo Pajola, la prima rappresentante del centrodestra, il secondo alfiere del mondo civico che un po' a sorpresa ha superato il candidato del centrosinistra, Giovanni Mandoliti; a Bovolone, Verona, la competizione è tra Silvia Fiorini, sostenuta da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, che al primo turno aveva sfiorato la vittoria col 48,95% delle preferenze (3.321 voti), e Orfeo Pozzani, sostenuto da due liste civiche.
L'AFFLUENZA
In tutta Italia questo turno di ballottaggio coinvolge circa 5 milioni di elettori, ma fino alle 19 di ieri se ne sono recati alle urne poco più di 1,3 milioni, secondo i dati provvisori sull'affluenza. Alle 19 era infatti al 26,71%, in calo di cinque punti rispetto al primo turno, con un tasso di astensione forte soprattutto al Sud, destinato a essere ancor più alto rispetto al 45,31% registrato due settimane fa a livello nazionale. Considerato che le urne erano aperte fino alle 23 è presumibile che a fine giornata un italiano su tre sia andato a votare. In Veneto l'affluenza registrata alle ore 19 è stata del 29,02% a Conegliano, del 33,93% a Este, del 35,66% a Bovolone.
ROMA
Il risultato di alcune di queste partite può avere ripercussioni a livello nazionale. Riflettori puntati in particolare su Roma, con 2,3 milioni di elettori, di cui per ora ha votato uno su quattro (-4%). La scheda non è più il lenzuolo con 22 candidati: a conclusione di una campagna elettorale decisamente calda sono in corsa Roberto Gualtieri (27,03% al primo turno) del centrosinistra ed Enrico Michetti (30,14%) per il centrodestra. Nei tre municipi in cui Gualtieri aveva ottenuto i risultati migliori sono quelli in cui il calo dell'affluenza è stato più contenuto.
Entrambi hanno votato in mattinata in zona Monteverde, rispettando il silenzio elettorale. Ha votato anche il primo degli esclusi due settimane fa, Carlo Calenda: «Con aria mesta ma ho fatto il mio dovere», ha twittato il leader di Azione che alla vigilia ha dato il proprio endorsement a Gualtieri. Dopo aver tirato la volata per Michetti, la leader di FdI, Giorgia Meloni, ha votato e ha invitato tutti a farlo «per assumersi la responsabilità di scegliere», e a chi le domandava della manifestazione antifascista di sabato, organizzata dai sindacati, ha replicato: «Mica sono come il Pd che viola il silenzio elettorale». Poco dopo ha depositato la sua scheda anche il segretario dem, Enrico Letta: «Buon voto a tutti. Viva la democrazia».
TORINO
Altro confronto di rilievo è quello di Torino fra Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra che al primo turno ha ottenuto il 43,86%, e Paolo Damilano, candidato di Torino Bellissima e del centrodestra che si è fermato al 38,9% due settimane fa, quando si registrò un record negativo di affluenza, al 48,08%: rispetto al primo turno per ora il calo è del 4%, con dati più marcati nelle periferie. «Non votare invece fa perdere un diritto: quello di lamentarsi», ha scritto su Facebook il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia Giovanni Toti: nella sua regione si vota a Savona, dove l'affluenza è sopra la media nazionale ma con un -7% rispetto al primo turno.
TRIESTE
L'affluenza è in calo del 2% a Trieste, dove il candidato di centrodestra, Roberto Dipiazza, partiva in vantaggio su quello di centrosinistra, Francesco Russo (46,92% contro 31,65%), e il dato è simile a Varese (dove ha votato il 33%), città emblema della Lega che, con Matteo Bianchi, sfida il sindaco uscente Davide Galimberti, sostenuto da una coalizione Pd-M5s. Si arriva al -9% a Benevento dove l'ex ministro Clemente Mastella, con una lista civica, cerca la vittoria solo sfiorata due settimane fa contro Luigi Diego Perifano (centrosinistra). Il trend è ancora più marcato (-10%) a Cosenza, dove i candidati, di centrodestra e centrosinistra, si chiamano entrambi Francesco Caruso, e a Caserta (-12%) per la sfida fra il sindaco uscente Carlo Marino (centrosinistra) e Gianpiero Zinzi (centrodestra).
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