Agguato mafioso, ferito anche un bimbo

Domenica 22 Luglio 2018
REGGIO CALABRIA Ama gli animali il piccolo Nicolay, 10 anni, figlio di immigrati bulgari che hanno trovato lavoro e casa a Seminara. E quando incontrava quel suo vicino di casa con il quale aveva instaurato un rapporto di amicizia, usciva e lo accompagnava a dare loro da mangiare. Ieri Nicolay è stato testimone e vittima di un agguato di stampo mafioso. Ha visto tutto, poi quel bruciore al fianco sinistro e lo choc. Il suo amico, Giuseppe Fabio Gioffrè, 39 anni, è stato falciato da due killer che con freddezza prima gli hanno bruciato una baracca e poi lo hanno ammazzato senza pietà con alcuni colpi di lupara. «In Calabria un nuovo episodio di sangue. L'agguato non ha risparmiato nemmeno un bambino, rimasto ferito e per le cui sorti siamo in ansia. Lo Stato non può avere esitazioni»: così il ministro per il Sud Barbara Lezzi in un post pubblicato su Facebook. Gioffrè era conosciuto in paese, come nota è la sua famiglia per i legami con la ndrangheta. Il padre Vincenzo, detto Cecè Siberia, lo zio Rocco, vecchio boss del casato dei 'ndoli, nomignolo che li contraddistingueva da un altro ramo dei Gioffrè, i 'ngrisi, con i quali si erano scontrati in una vecchia e sanguinosa faida che provocò negli anni 90 sedici morti e 26 feriti.
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