A NORDEST
VENEZIA I governatori (leghisti) del Nordest chiedono di abbassare

Giovedì 29 Luglio 2021
A NORDEST VENEZIA I governatori (leghisti) del Nordest chiedono di abbassare
A NORDEST
VENEZIA I governatori (leghisti) del Nordest chiedono di abbassare i toni dello scontro sull'immunizzazione dei sanitari e sul Green Pass. «L'invito a tutti è di non farne una guerra di religione e che ci si vaccini, sarebbe un bel segnale», dice il veneto Luca Zaia. «La preoccupazione è che si vadano a radicalizzare le posizioni e questo non aiuta il successo della campagna vaccinale», concorda il friulgiuliano Massimiliano Fedriga.
IL PERSONALE
Ieri in Veneto sono ripartite le procedure nei confronti dei 18.766 professionisti e operatori della sanità che non risultano in regola con l'obbligo sancito dalla normativa statale. Per esempio a Treviso sono state inviate le prime 186 lettere che erano state fermate per l'approfondimento giuridico e il dg Francesco Benazzi ha annunciato che i provvedimenti scatteranno dal 9 agosto. «Ogni direttore generale ha ribadito Zaia decide per i suoi dipendenti. La legge è chiara e prevede tutta una serie di passaggi. Noi avevamo chiesto la sospensione momentanea delle procedure perché c'era la notizia che il Tar dell'Emilia Romagna potesse aver dato la sospensiva ai ricorrenti, allora volevamo vedere la sentenza per capire qual era l'errore formale. Poi si è chiarita questa situazione e gli assessori alla Salute delle Regioni hanno detto che si va avanti  sulle sospensioni. Così i dg delle Ulss venete hanno iniziato ad inviare le lettere di contestazione, ma anche ad offrire nuove date per le vaccinazioni e c'è chi si sta vaccinando».
Resta il fatto che potranno verificarsi problemi di carenza dei medici e degli infermieri. «I dg delle Ulss ha specificato il presidente del Veneto dovranno modulare le eventuali sospensioni in relazione al problema delle sostituzioni per le ferie in questi periodo e ad eventuali mancanze per figure strategiche in alcuni reparti. Io spero che si riesca a trovare una soluzione e se ne venga fuori». Con un auspicio finale per Zaia: «Evitiamo che ci siano scontri».
LA CAUTELA
L'appello si intreccia alla riflessione di Fedriga sulla certificazione verde: «Penso che il Green Pass, come ha proposto la Conferenza delle Regioni, deve essere un processo d'accompagnamento». Più che nuovi attriti, il governatore del Friuli Venezia Giulia (e portavoce dei colleghi di tutta Italia), chiede uno sforzo di prudenza, per esempio in riferimento alla scuola e ai trasporti: «Utilizzerei cautela in questo momento, perché dobbiamo coinvolgere le persone a partecipare alla campagna vaccinale e non alimentare tensioni». Ciò non toglie che Fedriga creda fermamente nell'importanza dell'immunizzazione: «Quando non si è vaccinati il rischio di contagio aumenta e aumenta moltissimo quello di malattia grave e rischiano anche di tornare a riempirsi gli ospedali. Per questo la campagna capillare che stiamo facendo come Regione deve trovare una partecipazione sempre più importante da parte dei cittadini. Io sono contento che si torni a una vita normale ed è possibile grazie ai vaccini». Parole significative, anche perché pronunciate a commento del focolaio di Covid ha commentato il focolaio di Covid che si è sviluppato in provincia di Pordenone, dopo una festa organizzata in una discoteca a Roveredo in Piano.
IL BOLLETTINO
A proposito di contagi, ieri il bollettino veneto ha segnalato altri 544 casi su 39.706 tamponi. Nessun decesso si è verificato ed è sostanzialmente invariata la situazione negli ospedali, con 19 ricoverati in Terapia intensiva e 175 negli altri reparti. La rilevazione friulgiuliana ha indicato 75 casi su 6.182 test, il 68% tra under 39, con un'età mediana di 22 anni, Sono stati contati 1 decesso, 1 paziente intubato e 10 accolti in altri reparti.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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