8 febbraio 2006
Nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio 2006 Elena Fioroni muore nella villetta padovana di via Pisani, zona Valtabarozzo. È il marito, all'alba, a chiamare la Polizia. Inizialmente si ipotizza un suicidio visto che lei viene trovata sulla vasca da bagno coi polsi tagliati.
10 febbraio 2006
Colpo di scena. Dopo un serrato interrogatorio gli uomini della Squadra Mobile coordinata da Marco Calì arrestano il marito Gian Luca Cappuzzo, medico specializzando in Chirurgia a Padova. Gli esami dimostrano che la donna è morta per edema polmonare. La donna era stata anestetizzata e avvelenata: tre iniezioni di benzodiazepine (un ansiolitico) e di etilcarbammato (sostanza cancerogena usata anche nei pesticidi). Poi il marito aveva adagiato il corpo nella vasca e spedito due sms dal telefono di Elena, per inscenare il suicidio.
12 gennaio 2007
Il medico confessa. I due erano separati da alcuni mesi e lui non sopportava l'idea che la donna si fosse innamorata di un maestro di sci. Il pm Orietta Canova chiude l'inchiesta e chiede il rinvio a giudizio.
11 febbraio 2011
La Cassazione conferma quanto stabilito dalla Corte d'Assise e ribadito dalla Corte d'Assise d'Appello. La pena definitiva è di 26 anni di reclusione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio 2006 Elena Fioroni muore nella villetta padovana di via Pisani, zona Valtabarozzo. È il marito, all'alba, a chiamare la Polizia. Inizialmente si ipotizza un suicidio visto che lei viene trovata sulla vasca da bagno coi polsi tagliati.
10 febbraio 2006
Colpo di scena. Dopo un serrato interrogatorio gli uomini della Squadra Mobile coordinata da Marco Calì arrestano il marito Gian Luca Cappuzzo, medico specializzando in Chirurgia a Padova. Gli esami dimostrano che la donna è morta per edema polmonare. La donna era stata anestetizzata e avvelenata: tre iniezioni di benzodiazepine (un ansiolitico) e di etilcarbammato (sostanza cancerogena usata anche nei pesticidi). Poi il marito aveva adagiato il corpo nella vasca e spedito due sms dal telefono di Elena, per inscenare il suicidio.
12 gennaio 2007
Il medico confessa. I due erano separati da alcuni mesi e lui non sopportava l'idea che la donna si fosse innamorata di un maestro di sci. Il pm Orietta Canova chiude l'inchiesta e chiede il rinvio a giudizio.
11 febbraio 2011
La Cassazione conferma quanto stabilito dalla Corte d'Assise e ribadito dalla Corte d'Assise d'Appello. La pena definitiva è di 26 anni di reclusione.
