Bilancio di sostenibilità, uno strumento che certifica le attività aziendali in maniera trasparente

Tema sempre più centrale nel dibattito attuale, la sostenibilità è oggi tra gli obiettivi fondamentali del processo di sviluppo e crescita di un’impresa: l’esempio di Etra

Bilancio di sostenibilità, uno strumento che certifica le attività aziendali in maniera trasparente
Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con ETRA S.P.A.

Tra gli strumenti che aiutano a concretizzare la sostenibilità, un ruolo di primo piano lo gioca il bilancio di sostenibilità. Abbracciando ogni attività e settore di un’azienda, la transizione sostenibile nel documento viene illustrata come impegno costante per dare risposte concrete a problematiche ambientali, sociali e di governance, permettendo di fotografare le prestazioni e l’impegno di un’azienda nel percorso verso una gestione sostenibile e accorta in ogni ambito della propria attività.

La trasparenza derivante dalla pubblicazione di un bilancio di sostenibilità favorisce la costruzione di una reputazione aziendale solida e positiva, conquistando la fiducia di stakeholder e consumatori sempre più attenti. Tematiche che sono tanto più vere quando l’azienda che stila il proprio bilancio di sostenibilità svolge un’attività di grande rilevanza pubblica.

Un atto di grande consapevolezza

È per questo motivo che una realtà come Etra (Energia Territorio Risorse Ambientali) da ben 16 anni ha deciso, in maniera totalmente indipendente e volontaria, di pubblicare puntualmente ogni anno il proprio bilancio di sostenibilità.

Multiutility a totale proprietà pubblica, Etra svolge la propria attività nel bacino del fiume Brenta, che si estende dall’Altopiano di Asiago ai Colli Euganei, comprendendo l’area del Bassanese, l’Alta Padovana e la cintura urbana di Padova. Un territorio che ha deciso di affidare a Etra la gestione del servizio idrico integrato e dei rifiuti per quasi 600mila abitanti e 70 Comuni soci, con bollette tra le più basse in Italia.

Acqua buona, sicura e disponibile

Presentato in questi giorni, il bilancio di sostenibilità 2022 certifica come Etra consideri l’acqua una risorsa preziosa in quanto non inesauribile e da preservare e come concretizzi questa visione, erogando acqua buona, sicura e disponibile. Un impegno confermato anche da importanti investimenti: circa 52 milioni di euro diretti a migliorare le reti, la depurazione e non solo. Nel 2022 ha investito nella riduzione delle perdite, scese al 33,3%, a fronte di una media dei gestori idrici italiani del 40,7%, con un miglioramento di 1,4 punti percentuali rispetto al 2021.

Inoltre, in un’ottica di risparmio dell’acqua e della mitigazione dell’impatto dell’uomo sull’ambiente, nel 2022 Etra ha ridotto il prelievo del 3,8% rispetto al 2021, prelevando da falde e sorgenti 61 milioni e 181mila metri cubi di acqua complessivi.

Rifiuti, una risorsa preziosa

Etra punta alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti dagli utenti e all’incremento della frazione differenziata con il suo conseguente recupero. Nel 2022 sono state raccolte 221,8 mila tonnellate di rifiuti urbani e assimilati, con una media di raccolta differenziata del 76,4% (dati Ispra). Di tutto il rifiuto raccolto sono state avviate a recupero oltre 201mila tonnellate di materiali, pari al 91%, nell’ottica dello sviluppo dell’economia circolare.

In questo senso, un passo importante nella valorizzazione di una frazione del rifiuto domestico, l’umido, è stata l’immissione in rete del primo metro cubo di biometano prodotto con biogas dell’impianto di trattamento di rifiuti di Etra a Bassano del Grappa.

L'impegno per la comunità

La crescita delle spese per l’acquisto di beni e servizi pari a circa 151 milioni di euro nel 2022, evidenzia come Etra continui a creare valore per il territorio, contribuendo anche a sostenere l’occupazione tra i fornitori. Un’occupazione indiretta stimabile in 448 lavoratori, di cui 89 provenienti da cooperative sociali. Valori che, insieme ai dati relativi agli investimenti (70,6 milioni di euro nel 2022), rafforzano il ruolo di Etra quale protagonista dell’economia locale e garanzia di continuità occupazionale.

A proposito di occupazione, sono 1.023 i dipendenti di Etra nel 2022, in crescita del 2,4% rispetto al 2021. Di questi, 44 appartengono alle categorie protette, 17 sono stranieri. Il 25,7% sono donne, una percentuale maggiore rispetto alla media delle utilities italiane del 2021, il 23%. Tra i 31 tra quadri e dirigenti le donne sono 8 e tra gli impiegati rappresentano il 56%. In crescita le ore di formazione, il 35% in più rispetto al 2021, circa 30 ore/anno per dipendente. 

Una crescita importante

I risultati economici e patrimoniali di Etra la presentano come un’azienda solida, affidabile e in buona salute, sintomo dell’efficacia della strategia operativa pianificata. Nell’esercizio 2022, il valore economico globale lordo creato dall’Azienda si attesta a euro 185,2 milioni (+12% rispetto al 2021). L’85% della ricchezza generata da Etra è stata distribuita agli stakeholder, mentre il 15% è stato destinato a sostenere l’importante piano di investimenti e a rafforzare la sostenibilità finanziaria della società.

«Questo bilancio di sostenibilità è uno strumento che certifica le attività aziendali in maniera trasparente - spiega il presidente di Etra, Flavio Frasson -. Siamo stati i primi in Italia a pubblicarlo con regolarità e ci crediamo al punto tale che impegniamo i nostri uffici per diversi mesi nella sua compilazione. La sua realizzazione non è un obbligo di legge, ma una scelta consapevole della Governance che risponde a valori di trasparenza e responsabilità sociale. Secondo i principi aziendali di attenzione alla persona e all’ambiente, integrità e trasparenza nella gestione delle attività».

«I dati che contiene – spiega il Direttore generale di Etra, Domenico Lenzi – non sono solo numeri, ma la dimostrazione della ricaduta positiva della nostra attività sul territorio, sulle persone e sull’ambiente. Il bilancio di sostenibilità certifica in modo chiaro come abbiamo messo le persone al primo posto, concentrandoci sul benessere delle nostre comunità, del nostro territorio e delle nuove generazioni e rafforzando la capacità di risposta alle sfide attuali e future, nel rispetto dei principi della sostenibilità».

Il volume, che nella sua versione estesa conta 214 pagine, 36 in quella sintetica, è scaricabile dal sito di Etra.

IL PIANO INDUSTRIALE 2023-2027

Definire gli indirizzi strategici per il territorio gestito a breve, medio e lungo termine. È questo l’obiettivo del Piano industriale, il documento approvato dai Comuni soci per il quinquennio 2023-2027. «I capisaldi sono la continuità nella gestione dei servizi pubblici locali - illustra il presidente di Etra, Flavio Frasson - la tutela dell’ambiente e della risorsa idrica, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e lo sviluppo sostenibile del territorio. Questo agendo su quattro direttrici: la decarbonizzazione, l’ammodernamento infrastrutturale, la digitalizzazione e la circolarità».

I contenuti del Piano Industriale

Le due grandi scommesse per il futuro sono l'efficientamento energetico, a partire dall’utilizzo di fonti rinnovabili con l’estensione del fotovoltaico e gli investimenti nella produzione di biogas e biometano. Si continua, inoltre, a puntare sull’ammodernamento di impianti e sedi e sulla realizzazione di nuove strutture, come quelle di Rubano e Camposampiero (PD), Asiago e Bassano (VI).

Si continuerà nell’attività di ricerca delle perdite, di miglioramento e implementazione delle reti idriche e fognarie, nella centralizzazione del servizio depurazione, nella messa in sicurezza dei pozzi pedemontani e del sistema idrico dell’Altopiano di Asiago.

Per il miglioramento del servizio rifiuti, in collaborazione con i Comuni soci e il Consiglio di Bacino Brenta, si interverrà articolando la raccolta su 5 giorni, realizzando la tariffa unica anche per le utenze non domestiche, aprendo gli ecocentri dovunque siano a tutti gli utenti con isole disponibili h24 e, infine, introducendo un servizio per i Comuni di vigilanza ambientale. Tutto questo per raggiungere l'obiettivo della raccolta differenziata fissato dalla Regione Veneto all’84% a livello regionale e declinato per ciascun bacino territoriale con specifici obiettivi.

Si investirà ancora nel personale, nella formazione e nella sicurezza. Per quanto riguarda i servizi all’utenza e amministrativi, si lavora per l’integrazione del portale e della App per i clienti, per il miglioramento del gestionale, per il censimento utenze non domestiche e per potenziare il servizio clienti.

Il futuro di Etra: il passaggio al CdA e Società Benefit

Uno dei punti fondanti è il passaggio dall’attuale sistema duale di gestione verso un sistema più snello, che vedrà la costituzione di un Consiglio di Amministrazione e di un collegio Sindacale cui saranno rispettivamente demandati la gestione ed il controllo aziendale. Il cosiddetto “controllo analogo” sulle scelte strategiche della Società da parte dei sindaci continuerà, invece, ad essere svolto dalla Conferenza dei Servizi, cui saranno attribuiti poteri potenziati. Al suo interno un Comitato Operativo con compiti istruttori e di raccordo con il management aziendale.

Infine, Etra acquisterà presto la qualifica di Società Benefit, e cioè di una società che, per volontà dei Comuni Soci, perseguirà non solo i tipici scopi societari, ma anche obiettivi funzionali al bene collettivo.