Dal 2035 in Europa non sarà più possibile vendere o acquistare auto nuove alimentate a benzina o diesel: a deciderlo è l’Unione Europea, che si pone l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Un piano importante, che punta ad azzerare la vendita di auto nuove a benzina e diesel dal 2035 per sostituirle con alternative a zero emissioni, come le auto elettriche.
Una strada già percorribile?
Dietro a questi nobili intenti non mancano le incognite e i dubbi, palesati anche dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che ha deciso di non condividere appieno la proposta di regolamento dell’UE. Il motivo, come si legge nella nota del ministero, è da ricercare nella natura poco sostenibile e socialmente non equa della transizione, che potrebbe portare con sé ripercussioni negative per il Paese, dal punto di vista professionale e produttivo. L’Italia, come altre nazioni, ritiene infatti che in questa fase di transizione la scelta dell’elettrico non possa rappresentare l’unica via per arrivare alle emissioni zero.
L’elettrico è già il presente?
Attualmente, il mondo delle auto elettriche, non è esente da criticità e incognite. In primis in termini di infrastrutture, se si pensa che la presenza di colonnine per la ricarica, seppur in aumento, non è ancora assicurata ovunque.
Oltre a questo fattore, occorre non trascurare le capacità in termini di autonomia e tempi di ricarica. A fronte di un investimento iniziale maggiore, acquistando un’auto elettrica si ha un mezzo che nella grande maggioranza dei casi avrà un’autonomia di circa 250 chilometri e tempistiche per la ricarica altamente variabili ma che, nel migliore dei casi, difficilmente scenderà sotto i 30 minuti per un pieno.
La scelta consapevole delle case automobilistiche
Pare chiaro, dunque, come non sia ancora il momento di puntare esclusivamente sull’elettrico. Magari lo sarà nel 2035, ma di certo non ora. Ed è per questo motivo che le case automobilistiche stanno puntando con decisione sull’ibrido: le motorizzazioni ibride, infatti, permettono di godere pressoché degli stessi vantaggi dell’elettrico dal punto di vista delle emissioni, eliminandone però i numerosi contro.
Pensiamo, per esempio a un marchio come Suzuki, che ha scelto di lanciare una gamma 100% Hybrid che accoglie tra le sue vetture Across Plug-in, Swace, Vitara, S-Cross, Swift e Ignis. Modelli efficienti e affidabili, capaci di rispondere a ogni necessità e adattarsi a ogni esigenza.
Ma il grande cambiamento per giungere a un mercato automotive più green, consapevole e sostenibile avviene anche lungo l’intera catena produttiva, con vetture costruite con un minor impiego di risorse, impianti più efficienti e l’utilizzo di componenti e parti interamente riutilizzabili e recuperabili. Attraverso la Suzuki Environmental Vision 2050, inoltre, la casa giapponese punta a ridurre del 90% la CO2 emessa dai suoi veicoli entro il 2050.
Una sostenibilità da perseguire ogni giorno
Al tempo stesso, il grande bacino delle concessionarie è chiamato a dare risposte concrete. Realtà come Sarlo Group, per esempio, portano avanti importanti iniziative sul territorio, come Terra da Amare, puntando a stimolare la clientela e i cittadini sulla mobilità sostenibile, entrando anche nelle scuole e intervenendo direttamente sul territorio.
In Sarlo Group il cambiamento avviene ogni giorno, attraverso abitudini e comportamenti rivisti e finalizzati al risparmio energetico: dalla digitalizzazione dei processi, all’installazione di pannelli fotovoltaici e colonnine di ricarica pubblica, fino alla raccolta differenziata e le certificazioni sullo smaltimento ottimale dei materiali di officina e carrozzeria.
Presso i concessionari Sarlo Group i clienti hanno la possibilità conoscere e toccare con mano la gamma 100% Hybrid di Suzuki, per entrare nel presente e nel futuro dell’automotive. Per maggiori informazioni su offerte, iniziative sostenibili, proposte e concessionarie Sarlo Group è possibile visitare il sito internet www.sarlogroup.com.
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