Tre capolavori in mostra alla Basilica Palladiana

Con le opere di Caravaggio, Van Dyck e Sassolino si conferma ancora una volta il binomio indissolubile tra Vicenza e il mondo dell'arte

Tre capolavori in mostra alla Basilica Palladiana
Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con FONDAZIONE TEATRO COMUNALE DI VICENZA

Dal 16 dicembre al 4 febbraio, nella splendida cornice della Basilica Palladiana, viene ospitato l'evento espositivo Caravaggio, Van Dyck, Sassolino. Tre capolavori a Vicenza, una mostra curata da Guido Beltramini e Francesca Cappelletti nella quale si potranno ammirare le opere dei tre Maestri, collegate tra loro da una riflessione sul tempo della vita: vita come forma di resistenza di fronte all’incessante fluire di un tempo che la consuma.

Nel lavoro di Arcangelo Sassolino No Memory Without Loss l’inevitabile colare a terra dell’olio è rallentato dal moto circolare del disco. L’immagine permane, ma non è mai uguale a sé stessa, è un continuo ricomporsi, mutare, fallire. Se fermassimo il moto del disco l’olio cadrebbe: il tempo di cui ci parla Sassolino non è un tempo astratto, è il nostro tempo, il tempo dell’esistenza.

Antoon Van Dyck con Le quattro età̀ dell’uomo riflette sull’intero ciclo della vita: ancora una volta la trasformazione le consente di rimanere sé stessa dentro il fluire del tempo. L’infante paffuto avrà̀ presto l’età̀ della giovane donna, poi dell’uomo maturo in corazza e inevitabilmente del vecchio canuto.

Il tempo incombe anche sul San Girolamo di Caravaggio, pronto a consumare tutto, a ridurre la mente possente dello studioso nel vuoto teschio appoggiato sul tavolo, simbolo della effimera condizione dell’esistenza. San Girolamo sta traducendo la Bibbia dal greco al latino, sta trasferendo la Parola da un mondo a un altro: e cos’è la traduzione se non il permanere nella radicale trasformazione?

Ma il tema è sempre lo stesso: come dare senso all’esperienza del tempo, alla lotta con cui cerchiamo di opporci alla morte, con cui ci aggrappiamo alla vita.
L’arte è uno dei modi attraverso cui gli esseri umani imparano qualcosa sul vivere e il morire.

Il San Girolamo di Caravaggio

Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, dipinse il San Girolamo all'età di 34 anni, quando era già famoso per il suo talento e per la sua rivoluzionaria pittura, ma anche per il suo temperamento burrascoso che lo costrinse a fuggire a Napoli e poi a Malta soltanto l'anno dopo. Il dipinto raffigura un anziano signore avvolto in una tunica rossa come quasi in un sudario, in una stanza spoglia: San Girolamo sta traducendo la Bibbia ed è talmente concentrato da non avere nemmeno il tempo di alzare lo sguardo, avvolto nella penombra sopra un tavolo con appoggiato un teschio che simbolicamente fa riflettere sull'ineluttabilità del tempo.

 

Lo scorrere della vita nell'opera di Antoon van Dyck

Custodito a Palazzo Chiericati nei Musei Civici di Vicenza, Le quattro età dell'uomo rappresenta uno dei capolavori più importanti del pittore fiammingo Antoon van Dyck. L'artista vuole mostrare quattro fasi della vita cogliendone le diverse sfaccettature. Il tempo della vita umana, ma non solo: il bambino rappresenta la primavera, la giovane donna è l'estate; l'uomo in corazza è la maturità raffigurata nell'autunno, mentre l'uomo anziano è la vecchiaia, metafora dell'inverno, il periodo in cui tutto muore per poi rinascere, in un percorso che rende onore anche all'inevitabile scorrere delle stagioni dando vera espressione dello scorrere del tempo.

L’innovativa arte di Arcangelo Sassolino

A distanza di 400 anni dalle opere degli altri artisti, il tempo e il suo lento scorrere vengono reinterpretati dal maestro vicentino Arcangelo Sassolino in forma diversa, nel moto circolare del disco ricoperto da olio ad alta viscosità e posto in precario equilibrio. Il movimento può soltanto rallentare la sua caduta, posticipando l'inevitabile collasso finale della composizione: le gocce che colano a terra rappresentano la perdita che l'opera deve accettare per poter esistere nell'implacabile cammino del divenire che conduce alla consumazione della sostanza prima della caduta, che dovrà comunque succedere.

L'evento espositivo della Basilica Palladiana

L’appuntamento con Tre capolavori Vicenza è presso la Basilica Palladiana di Vicenza, in Piazza dei Signori, dal 16 dicembre al 4 febbraio. La mostra, che si avvale della collaborazione di Intesa Sanpaolo, è concepita come un regalo alla città, è visitabile dal lunedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 18.00 gratuitamente per i residenti di Vicenza e provincia. Per tutti gli altri l’ingresso è incluso nel biglietto della Basilica Palladiana: 5 € l’intero, 2 € il ridotto. I possessori del biglietto di ingresso alla mostra hanno inoltre diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d’Italia - Vicenza fino al 7 aprile 2024.

Per avere maggiori informazioni sulla mostra e sulle opere esposte è possibile visitare il sito internet mostreinbasilica.it