Dopo 40 anni, Verdone arriva davvero con l'autobus a Ladispoli

Giovedì 30 Luglio 2020 di Emanuele Rossi
Verdone quando gli fu conferita la cittadinanza onoraria di Ladispoli: a settembre verrà davvero con l'autobus
Promessa mantenuta. Carlo Verdone arriverà davvero a Ladispoli in pullman, chissà magari percorrendo una trafficatissima statale Aurelia. Una targa dietro l'altra per l'attore romano che pochi giorni fa ha inaugurato il Palo della morte nella Capitale per celebrare il 40ennale del suo primo film da regista, Un sacco bello, ambientato in una afosa e deserta Roma di Ferragosto. Lì, tra il Tufello e Val Melaina, Verdone interpretava Enzo, un bullo, che aveva incontrato l'amico Sergio (Renato Scarpa) per programmare un viaggio in auto in realtà mai iniziato. Qual è il legame con Ladispoli? Semplice, nello stesso film Carlo Verdone si trasforma anche in Leo Nuvolone, un imbranato trasteverino che ha solo un obiettivo: prendere l'autobus per raggiungere a Ladispoli la madre. Invece conosce Marisol, turista spagnola, e iniziano i guai. Un susseguirsi di scene in cui Leo, impacciato e nello stesso tempo intenerito, si lascia trascinare dalla nuova conoscenza pur ribadendo quale sia la sua meta: il mare di Ladisopli. A cominciare dal simpatico siparietto con un burbero affacciato alla finestra che lo rimprovera per l'olio versato a terra. Aho sapete che ve dico? Io me ne vado che me parte pure er purman pe Ladispoli, è la risposta di Leo. Fino a quando si presenta con Marisol in un albergo strapieno e il portiere di colore lo invita a portarsi dietro la bella iberica al quale però risponde: Ma che sei matto a Ladispoli ce sta mi' madrema che stai a scherza?.
UN LEGAME ANTICO
Per questo si è sempre creato un affetto particolare tra Verdone e i ladispolani. Lo ha confermato lui stesso quando più di tre anni fa ha ricevuto la cittadinanza onoraria in una gremitissima aula consiliare (iter iniziato con il precedente sindaco, Crescenzo Paliotta). «Cari amici di Ladispoli aveva detto il regista emozionato di fronte alla folla che lo acclamava io vi voglio tanto bene e se per tre volte di fila mi avete invitato vuol dire che verso di me nutrite davvero un affetto speciale. L'amore forse è nato da quel giorno che vi ho nominato». Detto, fatto. E l'attuale primo cittadino non vede l'ora ora di scoperchiare in presenza dell'illustre ospite l'insegna che verrà posizionata in centro, forse proprio a ridosso della fermata del Cotral. Data fissata per il prossimo 4 settembre nel tardo pomeriggio. Questo film spiega Alessandro Grando ha impresso per sempre il nome di Carlo Verdone alla città di Ladispoli. Nell'anniversario dall'uscita dell'opera, sarà veramente un grande onore ospitarlo di nuovo e posizionare una targa commemorativa lì dove, esattamente 40 anni fa appunto, sarebbe dovuto arrivare con l'autobus uno dei protagonisti della pellicola, Leo, personaggio memorabile per tutti noi».
TANTE PARTECIPAZIONI
Verdone ha già partecipato alle varie edizioni di Ladispoli Città Aperta, rassegna cinematografica promossa in onore del produttore Massimo Iaboni incontrando Silvana, la sorella, e l'associazione Tamà, promotrice dell'iniziativa. «Carlo è super felicissimo di tornare qui racconta Alessandra Fattoruso, presidente di Tamà e di poterlo fare scendendo dal pullman. In un certo senso è un viaggio che andrà a destinazione dopo la bellezza di 40 anni. Sarà un giorno memorabile per la città e per la storia del cinema». Ladispoli conferma le sue tradizioni con il settore. Oltre 40 i film girati nel territorio dal 1937. Tra i più importanti La grande guerra di Mario Monicelli (con Alberto Sordi e Vittorio Gassman) e Il sorpasso di Dino Risi (sempre con Gassman e Jean-Louis Trintignant), rispettivamente nel 1959 e 1962, per finire con le ultime riprese del 2019 a Palo, diventato set di Pinocchio del regista Matteo Garrone con Roberto Benigni nel ruolo di Geppetto.
Emanuele Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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