Chiusa la discoteca Village, sul lungomare Paolo Toscanelli a Ostia.
LA CONCESSIONE
La concessione del Village, stabilimento balneare e discoteca, venne confiscata anni fa e da allora è passata sotto l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità. Quella della notte scorsa è solo l’ultima, la quarta, di una serie di chiusure dei locali della movida di Ostia. Domenica scorsa era toccato al Tibidabo Village in lungomare Caio Duilio, dove carabinieri e agenti urbani, prima infiltrati in borghese poi in divisa, avevano trovato circa trecento persone a ballare, nonostante i divieti. Anche per il Tibidabo era scattata la chiusura per cinque giorni. La notte prima, il 28 agosto, era stata la volta della discoteca Shilling, in piazzale Cristoforo Colombo, dove la polizia locale di Roma Capitale e gli agenti della Polizia di Stato avevano verificato attività di discoteca non autorizzata, assembramenti – trovate circa 400 persone a scatenarsi - e mancato uso delle mascherine, oltre alla vendita di alcolici ai minorenni. Immediata era scattata la chiusura del locale per i canonici cinque giorni. Un provvedimento contestato dal titolare della struttura che aveva specificato come il locale sarebbe autorizzato a contenere fino a duemila e cinquecento persone, mentre quella sera ne erano presenti solo quattrocento.
I DIVIETI
La prima chiusura risale al 22 agosto scorso quando al termine di un blitz di polizia urbana e Polizia di Stato avevano bloccato l’attività del Kursaal Sunset, la discoteca a ridosso del famoso stabilimento balneare, in lungomare Lutazio Catulo. Violazione delle norme anti assembramento, le contestazioni fatte dagli investigatori alla struttura chiusa per cinque giorni. Dai riscontri era emerso che fossero presenti circa duemila e cinquecento clienti sebbene ne avesse segnalate solo duecento trenta. Prima ancora a luglio scorso, i carabinieri avevano chiuso il chiosco Hakuna Matata in piazza dei Canotti, dopo i vari interventi dei militari per una rissa e dopo le tante lamentele dei cittadini. Come per il Village, anche l’Hakuna Matata è in amministrazione giudiziaria e affidato al tribunale per i beni confiscati alla criminalità.