La rete di "Napoli Welfare", in aiuto dei più deboli ai tempi della pandemia

Mercoledì 30 Settembre 2020 di Mariagiovanna Capone
La rete di "Napoli Welfare", in aiuto dei più deboli ai tempi della pandemia
Il welfare del Comune di Napoli è costituito da interventi e servizi sociali interamente gestiti dall’amministrazione comunale, alcuni dei quali realizzati attraverso la collaborazione con cooperative e imprese sociali. Affidare agli enti terzi è un atto di grande responsabilità, poiché la professionalità degli operatori deve andare di pari passo con un aggiornamento continuo. Con la pandemia, infatti, ci si è dovuti confrontare con problematiche assai complesse che hanno richiesto cambiamenti nelle modalità di intervento piuttosto repentini, e molti gruppi hanno saputo riorganizzarsi offrendo una risposta adeguata ai nuovi bisogni. 

Il consorzio

Ne è un esempio la piattaforma territoriale Napoli Welfare creata dal Consorzio di cooperative sociali Proodos in collaborazione con il Gruppo Cooperativo CGM e il partner informatico Moving, dopo un lancio iniziale nei comuni di Biella, Matera, Sondrio e Rho. Collegandosi al sito www.napoliwelfare.it è possibile scegliere un pacchetto di servizi per l’educazione dei figli, la cura degli anziani, il supporto a persone fragili, l’assistenza a persone con disabilità e altro ancora. I servizi sono stati modificati sia nei contenuti che nelle modalità di acquisto ed erogazione per poter rispondere proprio alle nuove esigenze e secondo le modalità stabilite dalle autorità. Sono disponibili servizi di intrattenimento ludico-educativo come la Caccia al tesoro virtuale e il tutoring online per la gestione dei compiti, servizi di assistenza a domicilio ad anziani e persone con disabilità e di supporto psicologico/emotivo rivolti ai caregivers, servizi di sostegno alla genitorialità, babysitting e mediazione familiare e attività per tutta la famiglia, come allenamenti virtuali da farsi a casa, in maniera coinvolgente e professionale, ma in assoluta sicurezza e nel pieno rispetto delle normative. Insomma, uno strumento pensato come uno spazio virtuale dove i cittadini (ma anche i dipendenti delle aziende e, allo stesso modo, le aziende per i propri dipendenti) possono scegliere servizi, fruibili da remoto o presso il proprio domicilio, in grado di rispondere ai nuovi bisogni emersi con l’emergenza sanitaria.

L’INNOVAZIONE

«L’emergenza ci ha in qualche modo costretti a velocizzare quei processi di innovazione già avviati nelle nostre organizzazioni. In questi tempi così complessi come quelli attuali, avevamo l’obbligo di reinventarci per non lasciare indietro nessuno» ammette Mario Sicignano, presidente del Consorzio Proodos. La piattaforma prevede anche una serie di servizi on line gratuiti grazie a enti e fondazioni che hanno partecipato in qualità di donor. 
Non ha smesso un attimo di lavorare per le fasce deboli neanche Gesco, il più grande gruppo di imprese sociali della Campania e uno dei principali del Sud Italia, che riunisce 39 soci, collabora con 120 enti pubblici e con oltre 300 organizzazioni sociali. Durante il lockdown, alcune attività si sono dovute interrompere o sono mutate le modalità, ma il ciclo virtuoso di aiuto e sostegno è aumentato. Sono nate alcune campagne di solidarietà tra cui «Adotta una famiglia, aiuta una persona senza casa» rivolta alle famiglie in difficoltà e ai senza dimora. «Con grande senso di responsabilità abbiamo deciso di metterci a disposizione di quanti, nel momento di totale chiusura della città, delle attività economiche e della possibilità di aiuti esterni, fossero rimasti privi della spesa, di un pasto caldo, delle medicine e di altri beni di prima necessità» racconta il presidente di Gesco, Sergio D’Angelo. Grazie all’aiuto di oltre 200 donatori sono stati raccolti circa 25 mila euro usati per acquistare circa 50 tonnellate di alimenti e beni di prima necessità con cui sono stati assistite più di 4 mila famiglie con pasti caldi e una spesa gratuita, oltre a 3.000 pasti per senza dimora cucinati dallo staff del ristorante Il Poggio a titolo volontario. 

SICUREZZA

Dalla fase 2 in poi sono stati organizzati vari corsi gratuiti online di aggiornamento su sicurezza e misure anticontagio Covid per gli operatori sociali ed è stata lanciata «Welfare Come Te», l’iniziativa nazionale di welfare aziendale promossa dal consorzio Fiber di cui Gesco è referente per Napoli e la Campania. Attraverso il programma, Gesco si pone come interlocutore per aziende, associazioni di categoria e consulenti del lavoro, mettendo a disposizione la propria competenza nello sviluppo e nella gestione di servizi educativi e socio-assistenziali, oltre che di consulenza e orientamento fiscale e legale, con l’obiettivo di favorire condizioni di benessere per lavoratori e caregiver. 

COOPERATIVE

«Con questo progetto ci prendiamo la responsabilità di ridare dignità alla parola welfare, lavorando con le imprese di ogni dimensione, per portarle a essere protagoniste nell’integrazione tra il pubblico e il privato sociale» ha sottolineato il presidente D’Angelo. 
Il servizio offre anche alle imprese più piccole l’opportunità di uscire da un approccio al welfare aziendale standardizzato, affiancandole nella realizzazione di Piani di Welfare personalizzati, sostenibili e caratterizzati da un forte impatto sociale. Concetto ribadito anche da Alessandro Micich, presidente di Fiber: «Welfare Come Te vuole promuovere una nuova cultura del welfare aziendale: non più solo benefits ma veri progetti di responsabilità civile in grado di rispondere alle reali esigenze socio-demografiche, disegnati e portati avanti dagli stessi attori che, per decenni, si sono occupati di welfare locale, al fianco dei comuni: le cooperative sociali. E lo fa anche lanciando su tutto il territorio nazionale la figura chiave dei care manager, persone di grande esperienza nell’ambito dei servizi di cura, tutor che incontrano le famiglie e le orientano nel trovare la soluzione migliore alla loro difficoltà».
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Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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