Blitz dei finanzieri del Comando di Vicenza che hanno perquisito e sequestrato un ingente quantitativo di rifiuti stoccato nel cortile e, in parte, nel magazzino di un'abitazione di Montorso Vicentino . E' stato poi denunciato un uomo per gestione di rifiuti non autorizzata.
I militari di Arzignano nei giorni precedenti all'intervento avevano svolto accertamenti finalizzati a verificare il possibile svolgimento di un'attività abusiva, individuandone l'ubicazione in un'area del comune di Montorso.
I Finanzieri, con il supporto di un elicottero del Reparto Operativo Aeronavale di Venezia, hanno sorvolato ripetutamente la zona, anche a bassa quota. La ricognizione aerea è risultata indispensabile per avere conferma della presenza di materiali, di diversa tipologia, stoccati all'aperto, all'interno di una proprietà privata di via San Nicolò. Sulla scorta dei positivi riscontri ottenuti dalla ricognizione aerea è stato dato avvio ad una attività di perquisizione d'iniziativa, finalizzata a contrastare possibili illeciti nel settore dei reati ambientali. L'accesso alla proprietà, effettuato dai militari del Nucleo Mobile della Compagnia, ha consentito di appurare che l'area esterna e parte di un magazzino dell'abitazione erano stati adibiti ad «ecocentro» abusivo, con una divisione grossolana dei materiali in base alla loro tipologia (metallo, vetro, plastica, componenti elettronici, ecc.), del peso complessivamente valutabile in svariate tonnellate.
Alla luce di tali circostanze e accertato che, comunque, il soggetto a cui era riferibile l'illecito non era titolare di attività d'impresa né di qualsiasi autorizzazione, tutto il materiale rinvenuto e le aree di pertinenza sono state sottoposti a sequestro d'iniziativa, successivamente convalidato dalla Procura di Vicenza. Tra i rifiuti sequestrati, si annoverano parti di illuminazione stradale e industriale, pezzi di componenti di motore in metallo, batterie per autoveicoli, neon, plafoniere, forni a microonde, frigoriferi, lana di roccia, lattine, parti di bicicletta, cavi e componenti elettrici, calcinacci, laterizi, bobine di rame e materiale di varia natura (metallo, plastica, vetro, carta, legno, polistirolo), in parte sfuso e in parte raccolto in appositi recipienti di plastica di grande capienza ovvero in molteplici fusti e contenitori di vario genere, come buste o secchi.
Contestualmente, i Finanzieri hanno sequestrato il telefono cellulare dell'indagato, la cui analisi potrà rivelarsi utile per il prosieguo delle indagini. Tra le ipotesi al vaglio anche quella secondo cui parte dei materiali possa essere di provenienza furtiva. All'esito delle attività, sarà altresì redatto apposito verbale per il tributo speciale denominato «ecotassa», dovuto alla Regione anche da chi esercita l'attività di discarica abusiva o abbandona, scarica o effettua il deposito incontrollato di rifiuti.