Richiami per uccelli, 5 arresti a Treviso: 18 perquisizioni nelle case dei cacciatori

Venerdì 20 Dicembre 2019
Uccelli da richiamo (foto di archivio)
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TREVISO - Cinque arresti e 19 perquisizioni a Treviso, altre perquisizioni a Vicenza, in Friuli, un altro arresto a Trento. Sequestrati oltre 20.000 esemplari di uccelli, vivi e morti, utilizzati come richiami per l'attività venatoria. E' il bilancio a Nordest di un'operazione contro il traffico illecito di richiami condotta dal Corpo forestale di Trento, coordinata dalla pm della Procura trentina Maria Colpani.  La Marca, secondo gli investigatori, è uno degli epicentri del traffico.

L'OPERAZIONE 
In tutto si tratta di 18 arresti, con 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere, una delle quali eseguita in Trentino, oltre 50 persone indagate e circa 46 perquisizioni tra Trentino, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Campania e Toscana. Dal'alba di oggi oltre 250 uomini dei carabinieri del Corpo forestale, di sette diversi reparti, impegnati sul campo, con la collaborazione anche della sezione autostradale della Polizia di Stato.

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I SEQUESTRI
Più di  20mila esemplari, vivi e morti, sequestrati:  è emerso che venivano raccolte oltre 1.000 nidiacee a settimana in media, di tordo bottaccio da Burgraviato e val di Non. Gli esemplari, appena raccolti, valevano in media circa 30 euro, ma con lo svezzamento e l'ingrasso potevano arrivare a valere anche 300 euro. Le stime, quindi, parlano di un traffico illecito del valore di diverse centinaia di migliaia di euro.

LE ACCUSE
Oltre al bracconaggio, agli indagati vengono contestati i reati di ricettazione, furto venatorio, riciclaggio, maltrattamenti su animali e detenzione abusiva di armi. Sequestrato anche denaro in contante e diverso materiale, tra cui decine di migliaia di munizioni, armi e alcune macchine in grado di sofisticare gli
anelli identificativi.
 

Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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