VICENZA - La squadra Mobile di Vicenza ha arrestato un 27enne dominicano per avere sparato il 4 luglio scorso ad un gamba, durante una lite, ad un connazionale. L'uomo è accusato di tentanto omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. La vittima, ricoverata all'ospedale di Vicenza, ha riferito alla polizia di aver avuto una violenta lite con il 27enne per la compravendita di un'auto. L'indagato avrebbe estratto una pistola di piccolo calibro, nascosta dentro i pantaloni, minacciando la vittima e poi sparando a quest'ultima alla gamba prima di scappare.
Le indagini della Mobile e delle Volanti e col contribuito della Polizia Scientifica, intervenuta sulla scena dell'aggressione, non solo hanno premesso di ricostruire rapidamente l'intera vicenda, ma hanno consentito in poco tempo di rintracciare ed arrestare l'autore del tentato omicidio. Inoltre, gli agenti sono riusciti anche a recuperare l'arma usata che il 27enne aveva poi nascosto in casa di un conoscente, estraneo ai fatti.
L'arma, perfettamente funzionante, con la disponibilità di diversi colpi e per le sue ridotte dimensioni facilmente occultabile, era stata rubata nel 2018 in un'abitazione. La magistratura berica ha convalidato il provvedimento restrittivo, confermando la custodia cautelare in carcere per l'indagato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Le indagini della Mobile e delle Volanti e col contribuito della Polizia Scientifica, intervenuta sulla scena dell'aggressione, non solo hanno premesso di ricostruire rapidamente l'intera vicenda, ma hanno consentito in poco tempo di rintracciare ed arrestare l'autore del tentato omicidio. Inoltre, gli agenti sono riusciti anche a recuperare l'arma usata che il 27enne aveva poi nascosto in casa di un conoscente, estraneo ai fatti.
L'arma, perfettamente funzionante, con la disponibilità di diversi colpi e per le sue ridotte dimensioni facilmente occultabile, era stata rubata nel 2018 in un'abitazione. La magistratura berica ha convalidato il provvedimento restrittivo, confermando la custodia cautelare in carcere per l'indagato.