VICENZA - Intristito dalla solitudine, in cerca di qualche contatto, un signore di ottant'anni non ha trovato di meglio, qualche giorno fa, che telefonare ai carabinieri. E oggi, mercoledì 15 giugno, i militari sono tornati da lui, a fargli gli auguri, perché è il giorno delle sue ottanta candeline. In regalo gli hanno portato il calendario storico dell'Arma. Oltre a un'ottima torta decorata con la fiamma a 13 punte piegate dal vento, simbolo dell'Arma.
«Mi sento solo, ho bisogno di parlare con qualcuno» aveva spiegato l'uomo al telefono. E' accaduto qualche giorno fa a Vicenza. La chiamata al 112 arrivava da via Palemone e l'operatore della centrale, vista la delicatezza della situazione, ha mandato immediatamente sul posto una pattuglia della Radiomobile.
L'uomo ha spiegato loro di trovarsi sempre troppo solo. Non è sposato, non ha figli, i suoi fratelli sono morti lasciandolo in una solitudine senza confini. Ha anche raccontato che i vicini a volte lo invitano a giocare a carte, ma che lui si vergogna a muoversi di casa poiché, da quanto è stato colpito da un'ischemia, per deambulare deve aiutarsi con un carrellino.
I carabinieri gli hanno chiesto cosa vorrebbe, l'anziano ha risposto pregandoli di avvisare i volontari della Croce Rossa perché passino da lui più spesso, visto che ultimamente si sente giù di morale. La scoperta interessante l'hanno fatta i militari, vedendo in casa delle foto che ritraevano l'anziano, negli anni scorsi, sui campi di calcio. Hanno saputo così che il signore ha un passato di allenatore di giovani calciatori, tra cui anche quelli della squadra del Villaggio del Sole, la stessa in cui aveva militato il brigadiere arrivato a fargli visita.
Anche per questo i carabinieri sono tornati a salutarlo per il suo compleanno. E probabilmente torneranno ancora da lui. Nel frattempo in questi giorni hanno sollecitato i servizi sociali comunali per far seguire maggiormente questa persona sola. Il bisogno di vicinanza stavolta ha trovato i carabinieri in azione: non per sventare un reato, ma per fare compagnia a una persona sola, cercando di mettere un cerotto a situazioni di abbandono o emarginazione sociale.
Foto: di Fabio Parisotto
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