Altolà a latinismi e anglicismi: a Schio documenti “in un italiano comprensibile”

Lunedì 29 Marzo 2021 di Roberto Cervellin
Barbara Corzato, assessore alla cultura a Schio
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SCHIO - Stop agli anglicismi e ai linguaggi specialistici. Stop anche a latinismi e arcaismi.

Delibere, atti e provvedimenti devono essere scritti in un italiano “puro”. Privo, quando possibile, di vocaboli presi in prestito da altre lingue.

A Schio, è proprio il caso di dirlo, si volta pagina. Il comune dell'Alto Vicentino ha approvato le nuove linee guida per l'uso dell'italiano nei documenti pubblici. Il via libera è arrivato all'indomani del Dantedì, che il 25 marzo scorso ha dedicato una giornata a Dante Alighieri. «La ricorrenza è stata occasione per avviare una riflessione sull'importanza di un utilizzo corretto e comprensibile dell'italiano», conferma l'assessore alla cultura Barbara Corzato.

Tradotto. Nessuna apologia dell'idioma del Belpaese, né una battaglia contro la lingua parlata in mezzo mondo, l'inglese. L'obiettivo è “tutelare l'italiano e offrire ai cittadini una comunicazione chiara”. «Ricordiamoci - conclude Corzato - che la nostra lingua è la quarta più studiata al mondo. Se altri la apprezzano, perché noi non dovremmo farlo?».

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