Ritrovato nel lago il corpo di Willy, lo scout di 17 anni: lo cercavano da due giorni

Giovedì 11 Agosto 2022
Willy durante una vacanza al mare (da facebook) e un momento delle ricerche nel lago (foto soccorritori)
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TRENTO/LONIGO - È stato ritrovato verso le 14.30 di oggi, 11 agosto, il corpo senza vita di Willy N'guettia, il ragazzo di 17 anni scomparso da martedì pomeriggio nelle acque del lago di Lavarone, in Trentino, dopo un tuffo dal pedalò, mentre era assieme al fratello ad un campo scout dell'Agesci nella località trentina, vicina alla provincia vicentina. Sul posto sono arrivati anche i genitori del giovane, originario della Costa d'Avorio ma residente con la famiglia a Lonigo, in provincia di Vicenza, da circa un anno. 

Nel laghetto alpino le ricerche sono state estremamente approfondite, ma Willy non si trovava. Oggi nel primo pomeriggio il doloroso e tragico recupero. La famiglia, sempre presente sul posto, era arrivata poco più di un anno fa dalla Costa d’Avorio: padre, madre e quattro figli. Willy N’Guettia, diciassette anni, era il secondo, dopo suo fratello Christ N’Guettia, il maggiore di diciotto anni, che era con lui sul pedalò martedì, nella tragica gita sul lago di Lavarone.

Quel tragico martedì di vacanza

Vigili del fuoco e sommozzatori si erano attivati subito, martedì 9 agosto, nel pomeriggio, per l'allarme riguardante una persona scomparsa nel lago, scattato poco prima delle 16.

I vigili del fuoco volontari di Lavarone, assieme al nucleo sommozzatori del corpo permanente di Trento, giunto in elicottero, e ai volontari di Calceranica, si misero subito scandagliare le acque del lago. Oltre ai pompieri, sul posto sono intervenuti anche gli operatori di Trentino Emergenza e i carabinieri e altre forze dell'ordine.

Dopo poco, visto che il ragazzo si trovava a Lavarone per un raduno scout sull'Altopiano di Lavarone del gruppo Agesci di Lonigo, si è capito di chi si trattava, un vicentino giovanissimo, 17enne. Vigili del fuoco e carabinieri proseguivano le ricerche, ma quando ormai era buio si trovavanoo costretti a sospenderle. All'alba di ieri sono riprese. Un'intera giornata di faticose e infinite ricerche e immersioni, che però non hanno dato alcun esito. Il lago alpino di Lavarone non è grandissimo, ma le fredde acque in alcuni punti raggiungono i 18 metri di profondità. Anche la giornata di ieri, con i genitori del ragazzo disperati e presenti, si è conclusa con un nulla di fatto. Stamattina i soccorritori sono tornati a sondare il bacino lacustre, utilizzando anche tecnologie robotiche e sonar, e stavolta, verso le 14 di oggi, il lago ha restituito la salma del povero e sfortunato ragazzo.  

Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell'ordine, il giovane si era tuffato da un pedalò noleggiato con alcuni amici, probabilmente pensando che l'acqua fosse bassa. Secondo quanto riferito dal fratello, il ragazzo non sapeva nuotare. Inoltre la differenza tra la sua temperatura corporea, riscaldata al sole, e quella terribilmente più bassa dell'acqua, ha sicuramente determinato un subitaneo e letale cambiamento. Inoltre nel lago a poche decine di centimetri sotto il pelo dell'acqua già si inizia a non vedere più bene. Un pomeriggio di svago si è trasformato in pochi secondi in una tragedia.

La comunità leonicense è scossa per la tragedia. I funerali di Willy si svolgono domani, sabato 11 agosto, alle 10 nel duomo di Lonigo.

Foto: Willy durante una vacanza al mare (da facebook) e un momento delle ricerche nel lago (foto soccorritori)

Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 12:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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