Rifiuti speciali: 53 tonnellate di pneumatici, cerchioni e batterie d'auto abbandonati in un capannone. Famiglia denunciata

Lunedì 21 Marzo 2022
Gli pneumatici sequestrati
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ARZIGNANO - Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale Vicenza hanno sequestrato a Montebello Vicentino un’area privata di 350 metri quadri, in cui giacevano tonnellate di rifiuti speciali, anche pericolosi, con il rischio di sversamento nel terreno di sostanze nocive per l’ambiente.

Il sequestro d’iniziativa, operato dalle Fiamme Gialle di Arzignano con il supporto dei tecnici dell’Arpav (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto), si è reso necessario a seguito dell'accertamento di una vera e propria discarica a cielo aperto, dove sono state rinvenute circa 53 tonnellate di pneumatici fuori uso, parabrezza di auto frantumati, oli esausti, pastiglie freni, cerchioni in ferro di autoveicoli, batterie auto esauste, materiale ferroso vario, solventi, il tutto a diretto contatto con il terreno.

Secondo gli accertamenti svolti dai Finanzieri, i responsabili del reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”, apparterrebbero ad un medesimo nucleo familiare, ovvero il rappresentante legale della società proprietaria dell’area adibita a discarica, costituita da un capannone industriale con area scoperta, nonché la proprietaria di un’officina, la quale avrebbe materialmente prodotto i rifiuti speciali.

Nessuno dei due soggetti è stato in grado di esibire le prescritte autorizzazioni al recupero degli pneumatici fuori uso previste da apposito decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, né di produrre la documentazione che giustificasse lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti.

Gli stessi inoltre erano sprovvisti del certificato di prevenzione incendi che di norma viene rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco competente, necessario quando trattasi di depositi di prodotti della gomma, pneumatici e simili, con quantitativi in massa superiori a 10.000 kg, come nel caso specifico; tale previsione è dettata anche dall’elevato rischio ambientale e sanitario che la combustione degli pneumatici potrebbe causare.

Le condotte rilevate sono state quindi oggetto di notizia di reato, inoltrata alla Procura della Repubblica di Vicenza, per fattispecie penalmente rilevanti ai sensi del Testo Unico in materia di tutela ambientale, e l’area adibita a discarica abusiva è stata sottoposta a sequestro.

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