Rapina in villa, arrestata la banda: due anni di indagini e intercettazioni

Giovedì 1 Giugno 2023
Una pattuglia di carabinieri

BASSANO DEL GRAPPA - ​Alle prime ore dell’alba del 30 maggio, i militari della Sezione Operativa del N.O.R. - Compagnia Carabinieri Bassano del Grappa hanno proceduto a dare esecuzione all’ordinanza del Gip di Vicenza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Rizauui Sami 27enne di Gallarate (VA), Achraoui Ilyass 31enne di Thiene (VI), Bribry Omar 23enne di Schio (VI), nonché della misura degli arresti domiciliari nei confronti di Giacchi Carmelo 55enne di Schio (VI) e del divieto di dimora nella Regione Veneto nei confronti di Zidane Hicham 26enne di Cassano Magnago (VA).

Residuano due indagati inseriti nella medesima ordinanza del Gip, per i quali sono in corso accertamenti idonei alla loro reperibilità.

L’indagine è scaturita in seguito ad una rapina in abitazione realizzata il 1° aprile 2021 in danno di un imprenditore di Marostica (VI). Tre individui travisati, uno dei quali armati di pistola semiautomatica, hanno fatto irruzione nella casa dell’imprenditore, entrando dalla porta scorrevole della cucina, dopo averla scardinata con un piede di porco. Saliti al primo piano nella zona notte, i malfattori si sono imbattutti in un ospite del proprietario della casa, ancora a letto. Dopo averlo minacciato con la pistola e fotografato i suoi documenti, affinché fosse conosciuta la sua identità e la sua residenza (….adesso sappiamo dove abiti……), i rapinatori hanno rovistato dappertutto per poi impossessarsi di due corone in metallo dorato, per un valore di poco più di cento euro, per quanto le loro intenzioni, chiaramente manifestate all’ospite, fossero quelle di rinvenire i preziosi dell’imprenditore. Quindi i malviventi sono scappati a piedi attraverso i campi retrostanti, assieme ad altri complici.

Nel prosieguo delle indagini è stato anche scoperto un tentativo di furto posto in essere dallo stesso gruppo criminale la mattina del 30 marzo, appena due giorni prima, non portata a termine a causa della presenza del nipote dell’imprenditore, il quale, trovandosi occasionalmente a casa dello zio, si era imbattuto in alcuni giovani, entrati furtivamente nel giardino, provocandone la fuga. Analogamente, anche la sera dell’11 aprile 2021, Bribry Omar, a bordo di un’utilitaria, insieme ad Achraoui e ad altro complice, avevano tentato l’ennesima incursione all’interno la ditta dello stesso imprenditore, col chiaro intento di portare a termine quanto prefissato, verosimilmente alla ricerca dei preziosi non rinvenuti a Marostica la mattina del 1° aprile. In tale occasione i tre soggetti, sono stati messi in fuga grazie alla tempestiva attivazione del sistema di videosorveglianza che provocato l’immediato intervento del proprietario e dei carabinieri del posto.

L’immediata predisposizione di articolata attività di indagine (analisi dei fotogrammi e filmati dei varchi dei circuiti di video sorveglianza comunali, analisi dei filmati delle case/ditte ubicate nelle immediate vicinanze della casa rapinata, disamina dei dati di traffico telefonico, testimonianze di una pluralità di persone, integrati da molteplici servizi di osservazione e pedinamenti ed il ultimo perquisizioni personali e locali degli indagati e conseguenti sequestri dei loro telefoni cellulari) da parte dei militari operanti ha consentito di giungere alla fondata conclusione in ordine alla responsabilità di tutte le persone sottoposte a misure cautelari. Il basista sarebbe stato Giacchi Carmelo, che avrebbe fornito al gruppo criminale le informazioni necessarie per portare a compimento il/i delitto/i.  

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