VICENZA - I carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza stanno eseguendo 10 provvedimenti restrittivi tra il Veneto, la Lombardia, la Campania e la Puglia a conclusione dell' indagine sulla rapina avvenuta lo scorso 24 settembre a Cassola (Vicenza), ai danni della ditta di lavorazione di metalli preziosi «Gmp», che aveva fruttato un bottino di 62.000 euro.
I militari dell'Arma stanno operando nelle province di Milano, Monza-Brianza, Barletta-Andria-Trani e Napoli.
Gli arrestati
In carcere, su ordine di custodia cautelare del Gip di Vicenza, sono finiti Kacem Jemili, Felice Spavento, Antonio Rosi, Dario Russo - ritenuti gli autori materiali della rapina - Marco Bonotto, Carlo Alberto Scudiero e Giovanni Flachi; gli arresti domiciliari sono state eseguiti per Riccardo Zonta, mentre un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato emesso nei confronti di Luigi Pompeo e Giosiana Beretta.
La rapina
Durante l'assalto all'azienda, produttrice di monili in oro, tre individui travisati, due armati di pistola, fecero irruzione nei locali durante la pausa pranzo, e dopo aver immobilizzato con fascette da elettricista gli unici due dipendenti presenti in quel momento, avevano sottratto preziosi in lavorazione per un valore stimato di oltre 62 mila euro. I rapinatori si erano poi dileguati a bordo di una Fiat 500, condotta da un quarto complice, che figurava rubata a Milano ai danni di Pompeo, che però poi è risultato colui che l'aveva fornita alla banda, nonostante ne avesse denunciato il furto due giorni prima.
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