Ponchio presidente del Coni regionale querelato da Zovico ex n.1 di Fidal Veneto: il Gip decide tra processo e archiviazione

In tv e in un'intervista il dirigente diede del "desaparecido" all'avvocato vicentino dicendo che aveva guidato la federazione di atletica regionale senza mai andare nella sede padovana. Versione smentita dal rivale che poi prese la strada della querela per diffamazione

Mercoledì 13 Luglio 2022
Dino Ponchio e Christian Zovico, scontro giudiziario-sportivo sfociato in una querela

VICENZA - Arriva al pettine la vicenda della querela per diffamaziona aggravata a mezzo stampa a Dino Ponchio, presentata da Christian Zovico. O processo o archiviazione. Domani, 14 luglio, il Gip Roberto Venditti decide se procedere col processo o se archiviare, come da richiesta della Pm Brunino che l'ha motivata "per la particolare tenuità del fatto". Lo scontro giudiziario tra l'ex presidente di Fidal Veneto, il legale vicentino Christian Zovico, e l'attuale presidente del Coni Veneto, il docente padovano Dino Ponchio si era verificato a inizio 2021, quando era in atto la campagna per le elezioni dei nuovi vertici della Fidal nazionale.

Elezioni poi conclusesi con la vittoria alla presidenza di Stefano Mei, e la sconfitta del candidato sostenuto da Ponchio, il generale della Finanza Parrinello.

Durante una trasmissione televisiva e anche in un'intervista Ponchio diede del "desaparecido" a Zovico sostenendo che come presidente regionale della Federatletica non si era mai visto nella sede del Comitato regionale di Padova nei quattro anni del suo mandato. Zovico, nella denuncia-querela presenta dall'avvocato di fiducia Massimo Pecori, spiega invece di aver dimostrato la costante presenza nella sede del Comitato e la partecipazione in molteplici occasioni a eventi pubblici aperti alla stampa. Nel frattempo ricorda di aver ricevuto tra 2021 e 2022 onorificenze della Fidal (Quercia di secondo grado) e recentemente dal Coni, apprendendo da una lettera del presidente Malagò del riconoscimento della Stella di Bronzo al merito sportivo, che potrebbe essere lo stesso Ponchio a consegnargli prossimamente. Con l'avvocato Pecori il dirigente sportivo vicentino mira allo svolgimento del giudizio non solo per la possibile condanna del querelato, sostenendo che la richiesta di archiviazione ammette la sussistenza del reato seppur in misura tenue, ma anche ribadire le proprie capacità dirgenziali nello sport visto che ha guidato per anni Atletica Vicentina, poi Fidal Veneto e vari eventi sportivi, ad esempio la StraVicenza.

Ultimo aggiornamento: 12:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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