Quartiere San Benedetto, il Comune pagò costi non dovuti? Il giudice verificherà cosa fecero sindaci e amministrazioni

Sabato 5 Marzo 2022 di Claudio Strati
Giuliano Stefani: una "guerra" legale che dura da 15 anni

MAROSTICA - La Pm Serena Chimichi aveva chiesto l'archiviazione, ma la Gip Antonella Toniolo ha detto no. Si è opposta, anche vista l'opposizione della parte offesa,  e ha fissato l'udienza in Camera di consiglio al tribunale di Vicenza per il giorno 27 aprile 2022, dandone comunicazione alla pubblico ministero e alla persona offesa del reato, cioè Giuliano Stefani, con difensore l'avvocato Alessio Giovanazzi del foro di Rovereto. Il decreto di fissazione dell'udienza è nei confronti di ignoti.

In realtà si tratta della vicenda ormai più che decennale del quartiere San Benedetto. L'avvocato nella sua opposizione all'archiviazione ha ricordato il problema delle spese sostenute dal Comune per la manutenzione del verde del quartiere, nonostante le stesse fossero a carico dell'Ater, in virtù delle famose convenzioni stipulate già dal 1988. Secondo il legale il fatto che la Pm abbia chiesto l'archiviazione basandosi su delibere comunali successive non può venire accettato, poiché non esiste, tra le scelte discrezionali di un'amministrazione, la possibilità di rinunciare senza giustificazione a obblighi contrattuali di terzi, ovvero prendersi in carico oneri non propri

In sostanza l'esborso di somme pubbliche effrettuato in questo modo costituisce, secondo il patrocinante di Stefani, un danno ingiusto per le casse del Comune, trattandosi di cifre che avrebbero dovuto sborsare altri soggetti. Giovanazzi aggiunge che anche i residenti del quartiere hanno dovuto pagare per anni e anni somme non dovute per le parti non coperte dai contributi comunali per i costi di manutenzione del verde. Per cui si chiede al giudice di verificare tutte le delibere succedutesi nel corso degli anni per ricostruire la situazione e l'eventuale esborso di denaro pubblico quando non dovuto. 

A questo punto è evidente che, essendo una vicenda lunghissima, si dovranno probabilmente esaminare le posizioni dei diversi sindaci, degli amministratori e dei funzionari succedutisi alla guida del Comune. Una vicenda quindi che potrebbe coinvolgere diverse amministrazioni comunali degli ultimi 15 e più anni, mettendo a soqquadro il Palazzo. Le tesi di Stefani hanno fatto breccia e la Gip Toniolo ha colto l'esigenza di fare le opportune verifiche di quanto accaduto in municipio, anziché archiviare la pratica. Ora si vedrà se gli "ignoti" avranno nomi e cognomi o se tutto resterà com'è.

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