VENEZIA - C'era anche un veneto nella delegazione che ieri a Trieste ha incontrato il ministro Stefano Patuanelli. Benché originario di Aviano, in provincia di Pordenone, Dario Giacomini era il primario di Radiologia ad Arzignano, nell'Ovest Vicentino. Non lo è più dallo scorso 28 luglio, quando è scattata la sospensione dal servizio per il medico 45enne, diventato di fatto l'ideologo scientifico del Coordinamento 15 ottobre, al fianco del leader portuale Stefano Puzzer.
OBBLIGO
Nell'ambiente sanitario del Veneto, a lungo Giacomini è stato conosciuto come tranquillo esponente del sindacato dei medici ospedalieri Cimo, di cui era il referente nel territorio dell'Ulss 8 Berica.
ASSOCIAZIONE
Giacomini ha infatti fondato l'associazione ContiamoCi!, con sede a Quinto Vicentino, che nel suo oggetto sociale si propone di «valorizzare la libertà e la trasparenza di ricerca in ambito medico-scientifico, la relazione di cura, la personalizzazione delle terapie nonché gli approcci di medicina preventiva», ma anche di promuovere e tutelare «tutti i diritti costituzionalmente garantiti, compreso il diritto al lavoro, che possano influire sulle condizioni di salute psico-fisiche della persona». Il gruppo intende svolgere attività sindacale, tanto da aderire alla Federazione italiana sindacati intercategoriali, di cui lo stesso specialista è segretario nazionale per la sanità pubblica.
TELEGRAM
Proprio la Fisi aveva proclamato l'astensione dal lavoro che, sull'onda dell'entusiasmo del 15 ottobre a Trieste, avrebbe dovuto bloccare l'Italia fino al 20, salvo poi essere dichiarata illegittima dalla Commissione di garanzia sullo sciopero. In quell'occasione erano emerse contiguità fra i vertici di quella realtà e l'estrema destra. Il medesimo Giacomini è stato in lista con CasaPound nella circoscrizione Veneto 1 alle Politiche del 2013, anche se a chi gli ha chiesto conto di quella candidatura, in questi giorni ha risposto che si tratta di un'iniziativa ormai datata. Il suo presente è l'attivismo in piazza Unità, da cui tramite Telegram divulga i suoi video-selfie al popolo no-pass, come quello in cui respinge le accuse nei suoi confronti: «Non sono un no-vax».