VICENZA - Una società, gestita da due fratelli stranieri, avrebbe falsificato i rapporti di lavoro con 162 cittadini stranieri, ottenendo per loro il permesso di soggiorno, ma risultando evasore totale delle imposte fin dalla sua costituzione, avvenuta nel 2009. E' quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Vicenza che ha concluso un'indagine di polizia economico-finanziaria su una cooperativa di pulizie con sede a Marano Vicentino, nella zona del Thienese.
Ora i due gestori di fatto della cooperativa, due fratelli marocchini, A.J., di 53 anni e K.J. (43), sono indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per falsità ideologica, per induzione in errore del pubblico ufficiale rilasciante il permesso di soggiorno, mentre gli altri 160 lavoratori fittizi sono stati segnalati per il reato di immigrazione clandestina e per falsità ideologica in concorso con i titolari.
La cooperativa, intestata a un terzo fratello della coppia (risultato ignaro), che non aveva presentato le dichiarazioni fiscali ai fini delle Imposte dirette e dell'Iva, aveva comunque presentato i modelli 770 relativi al personale, attestando l'esistenza di centinaia di rapporti di lavoro, senza versare contributi all'Inps per circa 600 mila euro.
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La cooperativa, intestata a un terzo fratello della coppia (risultato ignaro), che non aveva presentato le dichiarazioni fiscali ai fini delle Imposte dirette e dell'Iva, aveva comunque presentato i modelli 770 relativi al personale, attestando l'esistenza di centinaia di rapporti di lavoro, senza versare contributi all'Inps per circa 600 mila euro.