In auto e in moto con patenti false, cittadini indiano e marocchino denunciati. Ora verifiche per scoprire i falsari

Giovedì 10 Novembre 2022
Carabinieri di Thiene durante i controlli stradali

THIENE - Due casi di patenti false in pochi giorni. Viaggiavano tranquilli in auto e in moto con i permessi di guida  farlocchi. Entrambi sono stati denunciati, ma ora si vuol capire come e dove siano stati realizzati quei documenti falsificati.

Verso le 6,30 dell’8 ottobre scorso, carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Thiene, mentre percorrevano la sp 111 nuova Gasparona di Breganze, ha prestato soccorso a un utente della strada, di origine indiane ma residente a Malo, perché con una Citroen C3  era uscito di strada, da solo, riportando seri danni sulla parte anteriore dell'auto. Il 50enne, su specifica richiesta dei militari, ha esibito il documento di guida le cui generalità erano risultate discordanti rispetto ad un altro documento d’identità visionato dai militari. Gli accertamenti sul documento hanno fatto appurare che la patente di guida, rilasciata apparentemente dalle autorità della Repubblica Ceca il 4 giugno 2021, era contraffatta.

Ai carabinieri non è rimasto che sequestrare la patente falsa, denunciare in stato di libertà il cittadino indiano per falsità materiale commessa da privato, e sanzionarlo per guida senza patente che ha comportato il fermo amministrativo del veicolo di tre mesi.

Appena venti giorni dopo, e precisamente nel tardo pomeriggio del 27 ottobre, sempre durante i controlli finalizzati alla prevenzione dei reati in genere, un altro equipaggio della radiomobile ha fermato un motociclista a bordo di un potente scooter Yamaha T-Max che, già da alcuni giorni era stato notato aggirarsi con fare sospetto nei comuni di Caldogno e Costabissara. Il centauro è stato quindi fermato dai carabinieri per un controllo che ha portato a identificare A.B., 32enne di origini marocchine, con numerosi precedenti penali e di polizia inerenti anche lo spaccio di stupefacenti. Proprio nell'aprile scorso era stato arrestato dai militari di Piovene Rocchette per detenzione di cocaina ai fini di spaccio mentre imboccava il casello autostradale, sempre a bordo della stessa moto. Il 32enne ha esibito ai carabinieri una carta di identità marocchina, risultata genuina, mentre la patente di guida, sempre apparentemente rilasciata dalle autorità marocchine, era parsa falsa. I seguenti accertamenti e controlli sul documento hanno permesso di appurare che la patente mancava del previsto requisito antifalsificazione dell’ologramma sulla figura dello Stato di appartenenza, oltre a presentare chiare imprecisioni e sbavature di stampa.

Anche in questo caso il documento di guida è stato sottoposto a sequestro penale mentre il conducente è stato denunciato in stato di libertà per falsità materiale commessa da privato.

La moto invece, intestata ad una sua connazionale che ne aveva denunciato da poco il furto, è stata restituita alla proprietaria. A quel punto l'uomo è stato accompagnato negli uffici di via Lavarone dove, visti i precedenti specifici per droga, vè stato sottoposto a perquisizione personale ma senza esito. Grazie al fotosegnalamento e agli approfondimenti eseguiti sul suo conto è emerso che, a seguito del precedente arresto per detenzione di droga, era stato colpito dalla misura cautelare del “divieto di dimora in tutta la regione Veneto”. Per questo motivo è stato segnalato anche all’ufficio del Gip del Tribunale di Vicenza che aveva disposto la precedente misura cautelare. Le patenti ritirate, dopo le previste autorizzazioni che saranno rilasciate dai magistrati Paolo Fietta e Giovanni Pipeschi della Procura di Vicenza che stanno coordinando le rispettive indagini, verranno sottoposte ad accertamenti tecnici a mezzo di sofisticati strumenti in uso al personale del Polo falsi documentali della polizia locale di Rovigo, specializzata nella certificazione delle falsità documentali. 

Ultimo aggiornamento: 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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