Oneri urbanistici, dopo 10 anni sentenza cancella gli "sconti": aveva ragione Beraldin. Ora il Comune ha altri milioni da incassare

Parola fine sulla forte lotta politica contro l'allora assessore che nel 2014 impose di calcolare le cifre da versare sul 100% delle superfici delle autorimesse, e non sul 60% o sull'80% come avveniva spesso in Comune. Fece recuperare 7 milioni di euro alle casse municipali

Giovedì 16 Febbraio 2023 di Claudio Strati
Centri commerciali, sentenza dopo 10 anni dà ragione a Beraldin: oneri autorimesse da calcolare sul 100% delle superfici

BASSANO DEL GRAPPA - Quasi dieci anni dopo arriva la risposta definitiva. Ed è una pietra tombale sulle discussioni che per diverso tempo avevano tenuto occupati i politici in municipio: erano gli anni dei grandi insediamenti industriali e dei centri commerciali. La sentenza del Consiglio di Stato mette la parola fine: ovvero, gli oneri urbanistici vanno calcolati sul 100% delle superfici anche delle autorimesse e degli interrati, e non esistono "regali" o "sconti" possibili per quantro riguarda insediamenti di terziario, produttivi, artigianali, commerciali.

Il che riporta indietro gli orologi di un decennio, quando si parlava da una parte di affermare la legalità, dall'altra che era meglio "tagliare" gli oneri e applicarli in quota ridotta.

L'assessore, isolato, fece recuperare 7 milioni

Ma non era e non è possibile, afferma il Consiglio di Stato, riformando una precedente deicisone del Tar Veneto. E adesso a Bassano ci saranno ancora soldi da recuperare, da aggiungere ai circa oltre 7 milioni che fece introitare nelle casse comunali l'allora assessore Mauro Beraldin (con sindaco Stefano Cimatti in un'amministrazione in cui convivevano spiriti civici, di destra e di sinistra), ai tempi esponente del Pd, nonostante l'avversione anche di colleghi di amministrazione. Fu messo nel mirino per questi motivi non solo dagli avversari del centrodestra ma anche da diversi "amici" dello stesso Pd che gli votarono contro, nel 2014, in cinque, in una memorabile discussione in municipio che sconfessava la sua linea del 100%: e poi, con le elezioni successive, il Pd lo estromise dalla scena politica. Tra gli impiegati comunali preposti ai conteggi in municipio ce n'erano due d'accordo con lui, e anche loro, a quanto si sa, ebbero vita dura per quella loro scelta. E pure loro adesso possono festeggiare: avevano ragione.

I calcoli sbagliati per difetto, un errore

Ora Beraldin mostra la sentenza del Consiglio di Stato e dice che la legge era quella e andava applicata. Ma la mania di decidere quote diverse degli oneri da pagare a seconda dei casi, aveva detto a suo tempo, era durata a lungo. Ci fu pure l'istituzione di una commissione che doveva "indagare" sul buco di milioni causato da quei "regali" ai bilanci comunali. Nei dibattiti consiliari si era sentito di tutto, dalle colpe del "computer che aveva sbagliato i conteggi" alle pratiche e alle lettere di recupero non partite. Da presidente del consiglio Beraldin aveva già segnalato i problemi, poi quando l'assessora Rosanna Filippin era diventata senatrice (del Pd), preso lui il ruolo di assessore all'urbanistica, aveva iniziato a far cambiare le cose. Ma sempre tra critiche e il poco conforto perfino di alcuni "compagni". I due amministratori e ingegneri Francesco Fantinato e Stefano Giunta, da diverse sponde, sostenevano apertamente le posizioni contrarie.

Autorimesse, vale il 100% delle superfici

Dopo dieci anni la sentenza mette la parola fine a quelle discussioni. La Pfd Consulting Group & Co srl aveva impugato le sentenza del Tar Veneto del 2015, la quale diceva che non il 60% bisognava applicare nel computo delle superfici delle autorimesse, ma l'80%. I giudici amministrativi spiegano che quella sentenza dava una interpretazione riduttiva distinguendo tra superfici principali e accessorie, e dicendo che il costo su queste ultime andava attribuito a scelte discrezionali del Comune. Invece, scrive il Consiglio di Stato, dopo la camera di consiglio in cui sono intervenuti i magistrati Francesco Gambato Spisani, presidente, Raffaello Sestini, Silvia Martino, Sergio Zeuli, consiglieri, e Ugo De Carlo, consigliere ed estensore, quei criteri rguardano solo gli edifici residenziali, mentre per quelli di terziario e produttivi la disciplina regionale è del 1985 e stabilisce che "per gli interventi relativi ad opere con destinazione d'uso commerciale, direzionale, artigianale, industriale e agricolo, la superficie da considerare ... è quella utile di tutti i piani, compresi quelli interrati con identica destinazione d'uso". Insomma una norma secca e precisa, su cui ci si domanda cosa ci fosse da discettare. «In conclusione - si legge in sentenza - è corretto il calcolo del costo riferito al 100% delle superfici dell’immobile per cui è causa, comprese quelle superfici che in prima battuta erroneamente il Comune aveva calcolato al 60%».

«Il Comune adesso recuperi i soldi e chieda i danni»

«Questa sentenza, se ce ne fosse stato bisogno, è chiarissima e conferma quelle di primo e secondo grado. Non ho dati aggiornati circa i 7 milioni già incassati su mia iniziativa in quegli anni per quanto riguarda i parcheggi interrati - dichiara Mauro Beraldin - credo ancora circa un milione, tra alcuni interrati e il centro golf, poi ci sono diversi capannoni con agibilità diverse dal reale utilizzo. Ora il Comune deve recuperare gli oneri ancora non riscossi, richiedere quelli che non sono ancora stati chiesti dov'è possibile, e invitare a spostarsi quelle attività non compatibili con il Prg. E poi occorre chiedere i danni ai dirigenti per il mancato controllo, e per i milioni di euro incassati con anni di ritardo, oltre che per i costi del personale impiegato per anni a rifare i calcoli degli oneri delle pratiche di un decennio. Non erano stati aggiornati i coefficienti di calcolo, obbligatori e previsti dalla legge regionale. Infine il municipio deve attivarsi anche per recuperare dai fallimenti le somme che gli spettano, il Comune è ente previlegiato. Vanno chiesti i danni ai responsabili anche per le cifre non più recuperabili».

Ultimo aggiornamento: 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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