Andrei morto sul lavoro a 24 anni, la Cgil: «Riaprire le indagini sulle cause»

Mercoledì 14 Luglio 2021
Morti sul lavoro, foto di repertorio

VICENZA - La Cgil chiede la riapertura delle indagini sulla morte di Andrei Gutanu, il muratore apprendista morto nel giugno del 2019, a 24 anni, per un colpo di calore mentre lavorava sul tetto di un’abitazione privata a Marano Vicentino, dove era allestito il cantiere edile della ditta di costruzioni che lo aveva assunto un anno prima. Dopo le dichiarazioni della famiglia della vittima e dell’avvocato che la assiste interviene anche la Cgil di Vicenza con il segreterio provinciale Giampaolo Zanni, dopo che il Gip ha archiviato il caso.

«Ricordiamo che in quei giorni era stata diramata l’allerta meteo per caldo torrido dalla Regione Veneto, che il giovane è morto dopo tre giorni di lavoro sul tetto dell’abitazione e altri tre giorni di agonia, e che le cause della morte sono state accertate dal medico legale che ha eseguito l’autopsia e individuate nell’esposizione a elevate temperature ambientali sul luogo di lavoro» dice il segretario generale della Cgil vicentina Giampaolo Zanni esprimendo innanzitutto «la vicinanza dell’organizzazione alla famiglia di Andrei, colpita dalla tragica morte del proprio caro». Poi Zanni aggiunge: «Risulta davvero inaccettabile che un giovane di 24 anni possa perdere la vita per un colpo di calore, e che per questa ragione servono norme e relativi controlli della loro applicazione al fine di prevenire che si ripetano fatti analoghi. Auspichiamo che si ascolti la richiesta della famiglia di Andrei e che si riaprano le indagini relative alla morte del giovane apprendista in modo da far piena luce su quanto è accaduto».

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