ARZIGNANO - In duomo hanno dato in molti l'ultimo saluto a Gianfranco Cavedon, 56 anni, che sen'è andato dopo una malattia. Ex atleta, i 400 piani erano il suo forte, Cavedon è stato sostanzialmente il fondatore dell'Atletica Arzignano, negli anni '80, una delle storiche società locali. «Se n’è andato in punta dei piedi senza far rumore» spiega l'attuale presidente del club, Christian Belloni.
Belloni ricorda i tempi eroici: «Indimenticabili le salite sotto la nostra Rocca, le domeniche mattina d’inverno a Vicenza ad allenarsi in palestra, gli allenamenti a “porte chiuse” in pista, gli infiniti week end di gara dove ci portava con la sua mitica Fiat Tipo. Con enorme entusiasmo venne a vedere qualche anno fa la pista appena rifatta, e con me ha fatto il primo giro scrutando ogni angolo ed emozionato. Era un bel ragazzone, forte e molto intelligente, che non aveva peli nella lingua e per questo anche troppo sincero, a dir poco sfacciato, che alla fine però non potevi che ammirare. Negli ultimi anni ci seguiva da lontano ma gli piaceva essere aggiornato sulla vita della società e so che in cuor suo era orgogioso di veder proseguita la strada che lui ci aveva indicato. Lo sport gli deve molto, l'Atletica Arzignano tutto. Sarà in pista con noi ogni santo giorno».
L'assessore allo sport Lovato ha sottolineato le parole di Belloni: «È un inizio dell'anno triste per lo sport di Arzignano per la scomparsa Gianfranco "Gian" Cavedon, traino dell'atletica Arzignano che ha costruito le basi dell'attuale realtà sportiva grazie alla sua passione contagiosa e a tutto ciò che ha organizzato per anni, pezzetto dopo pezzetto».